Discussione:
Tripitaka online
(troppo vecchio per rispondere)
Giovanni Erre
2009-10-28 18:11:39 UTC
Permalink
Esiste un sito (italiano) in cui sono raccolti, ordinati e magari anche
commentati i testi sacri ("Tripitaka") del Buddhismo?

Sono abbastanza a digiuno di filosofie/religioni orientali ma ho letto
alcuni passi interessanti del Dharmapada, e ho comunque sempre avuto
interesse nell'approfondirle, un giorno. Quel giorno è arrivato. ^^

Se non dovesse esistere (un tale sito), che ne dite di crearne uno?

Saluti, Giovanni

ps. domanda sottointesa: esiste una traduzione italiana di tutti i testi
dei tre canoni buddisti?
Alessandro Selli
2009-10-28 21:41:33 UTC
Permalink
Post by Giovanni Erre
Esiste un sito (italiano) in cui sono raccolti, ordinati e magari anche
commentati i testi sacri ("Tripitaka") del Buddhismo?
No.
Post by Giovanni Erre
Sono abbastanza a digiuno di filosofie/religioni orientali ma ho letto
alcuni passi interessanti del Dharmapada, e ho comunque sempre avuto
interesse nell'approfondirle, un giorno. Quel giorno è arrivato. ^^
Auguri! :-)
Post by Giovanni Erre
Se non dovesse esistere (un tale sito), che ne dite di crearne uno?
Ci hanno già provato. Con scarsissimi risultati. Uno dei siti, tanto
per fare un esempio, è http://www.dhamma.it/, dominio registrato nel
2002 ma che in sette anni non è riuscito neanche a tradurre dall'inglese
(dal sito http://www.accesstoinsight.org) l'introduzione esplicativa sul
carattere delle varie parti di cui è composto il canone in lingua pâli:
http://www.dhamma.it/jsps/portal/catalogue/classifications_list.jsp

Fare quello che ti proponi comporta un lavoro ciclopico, che il canone
è un'opera di grande mole. Persino la londinese Pali Text Society non è
pienamente riuscita nell'impresa di tradurre completamente il canone
pâli, pur avendo cominciato a farlo nella seconda metà del XIX secolo.
In tanto tempo ha tuttavvia prodotto 57 volumi del canone in lingua
originale trascritta nell'alfabeto latino e 43 volumi di traduzioni in
inglese, disponibili per 1,089.00 sterline
(http://www.palitext.com/palitext/tipitaka.htm). Anche di questi va
detto che diversi volumi sono stati tradotti nell'800 e sarebbero ormai
da ritradurre.

Non so tu quale conoscenza abbia del pâli o del sanscrito, ma fossi
anche un buon conoscitore di almeno una di queste lingue, fossi anche
giovane e potessi pure permetterti di vivere di rendita, avresti
comunque abbastanza lavoro da tenerti occupato per il resto della tua vita.
Post by Giovanni Erre
ps. domanda sottointesa: esiste una traduzione italiana di tutti i testi
dei tre canoni buddisti?
(Presumo che tu indessi scrivere delle tre parti in cui sono divise
tutte le redazioni note del canone buddhista)

No. Dei cinque /nikaya/ del Sutta Pitaka solo il Majjhima Nikaya e il
Khuddaka Nikaya hanno una traduzione completa in italiano, la prima
delle quali però risale a partire dal 1904 (data della prima
pubblicazione del primo volume) e sarebbe da rifare. Poi c'è solo il
Samyutta Nikaya che è stato tradotto quasi intergralmente e pubblicato
dalla Ubaldini nel 1998. Del resto del Sutta Pitaka ci sono delle
antologie o traduzioni parziali. Degli altri due pitaka non conosco
nessuna traduzione, nemmeno parziale.

In lingua italiana i testi canonici che conosco e che sono riuscito ad
ottenere sono elencati nella prima sezione dell'elenco di libri su
http://alessandro.route-add.net/Testi/Dhammico/biblioteca.html, dallo a2
allo a11.


Ciao,
--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
AVVERTENZA: i messaggi inviati a "trappola" non mi arriveranno.
WARNING: messages sent to "trappola" will never reach me.
Giovanni Erre
2009-10-29 18:38:55 UTC
Permalink
On Wed, 28 Oct 2009 22:41:33 +0100, Alessandro Selli
Ci hanno già provato. Con scarsissimi risultati. [...]
Fare quello che ti proponi comporta un lavoro ciclopico, che il canone
è un'opera di grande mole. [...]
Oddio, non avevo capito qual era la portata della mia richiesta. Pensavo
la cosa difficile sarebbe stata trovare i testi in formato digitale...
Post by Giovanni Erre
ps. domanda sottointesa: esiste una traduzione italiana di tutti i testi
dei tre canoni buddisti?
(Presumo che tu indessi scrivere delle tre parti in cui sono divise
tutte le redazioni note del canone buddhista)
Su Wikipedia avevo letto (come conferma anche stalker, grazie per le
info ^^) che il canone buddhista è raccolto in tre canoni (Pali, Cinese
e Tibetano), diversi anzitutto a partire dalla lingua.

Tu parli del canone Pali quasi come fosse l'unico esistente/valido.
Posso chiederti se lo fai per qualche motivo/interesse particolare? ^^

Ti ringrazio comunque per l'esauriente risposta: online avevo trovato i
siti segnalati su http://www.accesstoinsight.org/outsources/foreign.html
tra i quali quello di Enzo Alfano che sembra essere la miglior risposta
alla mia domanda iniziale. Quel che mi spiace è che non esista una
community di volontari che, a tempo perso, stia traducendo anche "solo"
dall'inglese ciò che manca in italiano. :-( So che non è facile, ma...

Buona serata.

Giovanni

ps. nel mondo sembra che la parola "Tipitaka" sia 5 volte più diffusa di
"Tripitaka" (con la erre), in italia entrambe le parole sono molto rare.
Alessandro Selli
2009-10-29 21:37:24 UTC
Permalink
Giovanni Erre ha scritto:

[...]
Post by Giovanni Erre
Tu parli del canone Pali quasi come fosse l'unico esistente/valido.
Posso chiederti se lo fai per qualche motivo/interesse particolare? ^^
Perché è l'unico cui ho deciso di dedicarmi, ed è quindi l'unico che
conosco, studio e pratico. Anche senza tradurlo ce n'è abbastanza per
una vita intera.
Post by Giovanni Erre
Ti ringrazio comunque per l'esauriente risposta: online avevo trovato i
siti segnalati su http://www.accesstoinsight.org/outsources/foreign.html
tra i quali quello di Enzo Alfano che sembra essere la miglior risposta
alla mia domanda iniziale.
Come ho fatto a dimenticarmene!
Post by Giovanni Erre
Quel che mi spiace è che non esista una
community di volontari che, a tempo perso, stia traducendo anche "solo"
dall'inglese ciò che manca in italiano. :-( So che non è facile, ma...
La dolente risposta arriva con il solo contemplare questo gruppo di
discussione, direi.

[...]
Post by Giovanni Erre
ps. nel mondo sembra che la parola "Tipitaka" sia 5 volte più diffusa di
"Tripitaka" (con la erre), in italia entrambe le parole sono molto rare.
In Italia è raro tutto quello che è buddhismo, come molte altre cose
ancora.


Ciao,
--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
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Archaeopteryx
2009-10-29 21:44:56 UTC
Permalink
Post by Alessandro Selli
Post by Giovanni Erre
Quel che mi spiace è che non esista una
community di volontari che, a tempo perso, stia
traducendo anche "solo" dall'inglese ciò che
manca in italiano. :-( So che non è facile,
ma...
La dolente risposta arriva con il solo
contemplare questo gruppo di discussione, direi.
eh, io ci provai con un testo molto ma molto ma
molto importante. Alla fine, per quanto incredibile,
l'inglese permette una terminologia così precisa e
tecnica - che peraltro, limitatamente alla filosofia
nel B.T., creò J. Hopkins che non è l'ultimo stupido
- che ho dovuto gettare la spugna. Peccato che il
karma dell'essere che prima "ero io" non abbia
prodotto un essere abbastanza intelligente... Non
sono certo all'altezza di creare la terminologia
italiana anche se mi consolo, amaramente, con certe
traduzioni fatte coi piedi.
Alessandro Selli
2009-10-29 22:49:06 UTC
Permalink
Non sono certo all'altezza di creare la terminologia
italiana anche se mi consolo, amaramente, con certe
traduzioni fatte coi piedi.
Santi quei piedi, santi!


Ciao,
--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
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Giovanni Erre
2009-10-30 00:27:44 UTC
Permalink
On Thu, 29 Oct 2009 22:44:56 +0100, Archaeopteryx
Post by Archaeopteryx
Post by Alessandro Selli
La dolente risposta arriva con il solo
contemplare questo gruppo di discussione, direi.
Mettiamola così: se non erano già tradotti (come in realtà è), speravo
di trovare almeno una community di buddhisti intenti, tra le altre cose,
a tradurre a tempo perso dall'inglese.

Insomma, almeno la volontà teorica di tradurre, poi non fa niente se si
fosse tradotto un discorso di venti versi ogni due mesi. Haha. :-)
Post by Archaeopteryx
eh, io ci provai con un testo molto ma molto ma
molto importante.
Ossia? :-)

Comunque è vero, la semplice volontà non basta per tradurre testi così
importanti. Sarebbe però bello se il lavoro fosse svolto collettivamente
magari lasciando votare le varie traduzioni proposte per ottenere così
il miglior risultato finale possibile.

Ciao, Giovanni
Alessandro Selli
2009-10-30 13:43:44 UTC
Permalink
Post by Giovanni Erre
Post by Alessandro Selli
La dolente risposta arriva con il solo
contemplare questo gruppo di discussione, direi.
Mettiamola così: se non erano già tradotti (come in realtà è), speravo
di trovare almeno una community di buddhisti intenti, tra le altre cose,
a tradurre a tempo perso dall'inglese.
[...]
Post by Giovanni Erre
Comunque è vero, la semplice volontà non basta per tradurre testi così
importanti. Sarebbe però bello se il lavoro fosse svolto collettivamente
magari lasciando votare le varie traduzioni proposte per ottenere così
il miglior risultato finale possibile.
Si, sarebbe bello. Ma i problemi sono, in ordine crescente di importanza:

1) la mole del lavoro da compiere;
2) l'esiguità del numero di volontari;
3) la scarsezza di conoscenza delle lingue canoniche, dell'inglese e
persino una conoscenza dell'italiano scritto da parte dei più tale dal
poter produrre un testo decente;
4) il campanilismo, che fa si che regolarmente si sprechi molto più tempo
a litigare su cosa vada fatto e come che a vare veramente quello che ci si
era proposti di fare. Questo è quello che ha fatto finire nel cassonetto
una gran quantità di iniziative e progetti che sono quindi falliti.

Di conseguenza, le opere degne di nota nello scarno panorama della
letteraura buddhista italiana sono frutto del lavoro solitario o, qualche
volta, collettivo di pochi individui, spesso neanche buddhisti ma solo
letterati, che hanno prodotto sì testi di qualità, ma che traducono un
piccolo frammento del totale.


Ciao,
--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
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Chiave PGP/GPG: EC885A8B
Giovanni Erre
2009-11-01 20:04:50 UTC
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On Fri, 30 Oct 2009 14:43:44 +0100, Alessandro Selli
Post by Alessandro Selli
1) la mole del lavoro da compiere;
2) l'esiguità del numero di volontari;
Sulla mole di lavoro da compiere, esisterà sicuramente un insegnamento
buddhista che invita a non scoraggiarsi di fronte a ciò che sembra
titanico. ^^ Poi, se è un'impresa per un singolo tradurre mille
discorsi, sarà molto più semplice per mille volontari tradurre un
singolo discorso. Questo ci porta al II problema, che però rimarrà tale
finché la situazione non cambierà: per una persona che sta avvicinandosi
(come il sottoscritto) è scoraggiante vedere una situazione statica, ed
è portato a riallontanarsi o comunque a non collaborare, facendo
rimanere esiguo il numero di volontari. E' un cane che si morde la coda.

Detto questo, a parte questo NG, ancora non ho dato uno sguardo agli
altri luoghi virtuali di aggregazione sul buddhismo italiano. Ho visto
che dei forum e delle liste esistono, ora devo vedere quanto son attive.
Post by Alessandro Selli
3) la scarsezza di conoscenza delle lingue canoniche, dell'inglese e
persino una conoscenza dell'italiano scritto da parte dei più tale dal
poter produrre un testo decente;
4) il campanilismo, che fa si che regolarmente si sprechi molto più tempo
a litigare su cosa vada fatto e come che a vare veramente quello che ci si
era proposti di fare. Questo è quello che ha fatto finire nel cassonetto
una gran quantità di iniziative e progetti che sono quindi falliti.
Io pensavo ad un sito dinamico in cui c'è il testo inglese (anche solo
una manciata di righe) e sotto, a mo' di commenti, una o più traduzioni
inviate dagli utenti, e che possono essere votate dagli utenti stessi.

Quella che riceve più voti viene visualizzata sopra tutte le altre e
alla fine sarà la più probabile ad essere aggregata alle altre. Se i
voti poi vengono "pesati" in base alla validità degli utenti, si attenua
di molto la dis-omogeneità dell'opera complessiva (termini uguali
dovrebbero essere sempre tradotti in maniera uguale o almeno simile) e
in generale si aumenta la qualità del prodotto finale.

Esistono poi applicazioni web già predisposte per le traduzioni, nel
caso si volessero sfruttare meccanismi ad hoc, ma ormai con un CMS un
sito come quello descritto sopra si può realizzare con pochi sforzi (per
la validità degli utenti si usano i cosiddetti 'karma points', eheh).

Appena ho tempo provo a contattare Enzo Alfano per capire se è possibile
sfruttare i suoi archivi e magari il suo sito come base di partenza di
un'eventuale ampliamento, in modo da aumentare la partecipazione.

Saluti, Giovanni
Alessandro Selli
2009-11-01 20:12:54 UTC
Permalink
Ragazzi, abbiamo il nostro uomo.
--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
AVVERTENZA: i messaggi inviati a "trappola" non mi arriveranno.
WARNING: messages sent to "trappola" will never reach me.
stalker
2009-10-30 09:28:25 UTC
Permalink
Post by Giovanni Erre
Ti ringrazio comunque per l'esauriente risposta: online avevo trovato i
siti segnalati su http://www.accesstoinsight.org/outsources/foreign.html
tra i quali quello di Enzo Alfano che sembra essere la miglior risposta
alla mia domanda iniziale. Quel che mi spiace è che non esista una
community di volontari che, a tempo perso, stia traducendo anche "solo"
dall'inglese ciò che manca in italiano. :-( So che non è facile, ma...
Il tema è cosa vuoi tradurre? tieni conto che insieme i tre canoni fanno
centinaia e centinaia di volumi e migliaia di testi. Quindi uno traduce cosa
in quel momento gli preme e di cui non dispone.
Post by Giovanni Erre
ps. nel mondo sembra che la parola "Tipitaka" sia 5 volte più diffusa di
"Tripitaka" (con la erre), in italia entrambe le parole sono molto rare.
Perché il Canone pali si denomina come "Tipitaka" gli altri due in modo
differente e nelle lingue occidentali sono invalsi Canone cinese e Canone
tibetano.
Infine tieni presente che per i buddhisti theravada i Canoni cinese e
tibetano non sono "canonici" ovvero non contengono le parole del Buddha, e
comunque gli insegnamenti ivi riportati non sono per lo più corretti. Mentre
per i buddhisti mahayana il Canone pali (theravada) contiene solo gli
insegnamenti "secondari" ovvero non i più importanti o completi.

ciao
Giovanni Erre
2009-11-01 20:05:01 UTC
Permalink
Post by stalker
Infine tieni presente che per i buddhisti theravada i Canoni cinese e
tibetano non sono "canonici" ovvero non contengono le parole del Buddha, e
comunque gli insegnamenti ivi riportati non sono per lo più corretti. Mentre
per i buddhisti mahayana il Canone pali (theravada) contiene solo gli
insegnamenti "secondari" ovvero non i più importanti o completi.
Queste sono le differenze che vorrei approfondire prima di iniziare la
lettura, anche se poi alla fine mi sa che sarò obbligato a leggere il
canone Pali poiché disponibile (e neanche tutto) online. :-(

(hmm magari ci sono anche gli altri due canoni, non ho cercato molto...)

Ciao, Giovanni
Alessandro Selli
2009-11-01 20:16:15 UTC
Permalink
Giovanni Erre ha scritto:

[...]
Post by Giovanni Erre
anche se poi alla fine mi sa che sarò obbligato a leggere il
canone Pali poiché disponibile (e neanche tutto) online. :-(
Suvvia, non c'è motivo d'intristirsi solo per il dover leggere il
canone pâli.
--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
AVVERTENZA: i messaggi inviati a "trappola" non mi arriveranno.
WARNING: messages sent to "trappola" will never reach me.
stalker
2009-10-29 08:01:41 UTC
Permalink
Post by Giovanni Erre
Esiste un sito (italiano) in cui sono raccolti, ordinati e magari anche
commentati i testi sacri ("Tripitaka") del Buddhismo?
Sono abbastanza a digiuno di filosofie/religioni orientali ma ho letto
alcuni passi interessanti del Dharmapada, e ho comunque sempre avuto
interesse nell'approfondirle, un giorno. Quel giorno è arrivato. ^^
Se non dovesse esistere (un tale sito), che ne dite di crearne uno?
Saluti, Giovanni
ps. domanda sottointesa: esiste una traduzione italiana di tutti i testi
dei tre canoni buddisti?
Se parli di tre canoni buddhisti intendo facilmente che ti riferisci ai tre
differenti canoni raccolti nelle lingue pali, cinese e tibetano.

Sono differenti e sono all'origine di differenti tradizioni religiose.

Quello pali influenza il sud est asiatico e appartiene alla tradizione
theravada.
Quello cinese influenza l'estremo oriente e appartiene alla tradizione
mahayana e mahayana-vajrayana.
Quello tibetano influenza l'area tibetana e la mongolia e anch'esso
appartiene alla tradizione mahayana e mahayana-vajrayana.

Di quello pali esistono delle traduzioni in lingua inglese; mentre di quello
cinese e tibetano non sono ancora state completate le traduzioni in lingue
occidentali e di questi canoni esistono solo alcune parti nelle lingue
europee.

Ancora più scarna e la situazione in lingua italiana.

Ciao
Alessandro Selli
2009-10-28 21:41:33 UTC
Permalink
Post by Giovanni Erre
Esiste un sito (italiano) in cui sono raccolti, ordinati e magari anche
commentati i testi sacri ("Tripitaka") del Buddhismo?
No.
Post by Giovanni Erre
Sono abbastanza a digiuno di filosofie/religioni orientali ma ho letto
alcuni passi interessanti del Dharmapada, e ho comunque sempre avuto
interesse nell'approfondirle, un giorno. Quel giorno è arrivato. ^^
Auguri! :-)
Post by Giovanni Erre
Se non dovesse esistere (un tale sito), che ne dite di crearne uno?
Ci hanno già provato. Con scarsissimi risultati. Uno dei siti, tanto
per fare un esempio, è http://www.dhamma.it/, dominio registrato nel
2002 ma che in sette anni non è riuscito neanche a tradurre dall'inglese
(dal sito http://www.accesstoinsight.org) l'introduzione esplicativa sul
carattere delle varie parti di cui è composto il canone in lingua pâli:
http://www.dhamma.it/jsps/portal/catalogue/classifications_list.jsp

Fare quello che ti proponi comporta un lavoro ciclopico, che il canone
è un'opera di grande mole. Persino la londinese Pali Text Society non è
pienamente riuscita nell'impresa di tradurre completamente il canone
pâli, pur avendo cominciato a farlo nella seconda metà del XIX secolo.
In tanto tempo ha tuttavvia prodotto 57 volumi del canone in lingua
originale trascritta nell'alfabeto latino e 43 volumi di traduzioni in
inglese, disponibili per 1,089.00 sterline
(http://www.palitext.com/palitext/tipitaka.htm). Anche di questi va
detto che diversi volumi sono stati tradotti nell'800 e sarebbero ormai
da ritradurre.

Non so tu quale conoscenza abbia del pâli o del sanscrito, ma fossi
anche un buon conoscitore di almeno una di queste lingue, fossi anche
giovane e potessi pure permetterti di vivere di rendita, avresti
comunque abbastanza lavoro da tenerti occupato per il resto della tua vita.
Post by Giovanni Erre
ps. domanda sottointesa: esiste una traduzione italiana di tutti i testi
dei tre canoni buddisti?
(Presumo che tu indessi scrivere delle tre parti in cui sono divise
tutte le redazioni note del canone buddhista)

No. Dei cinque /nikaya/ del Sutta Pitaka solo il Majjhima Nikaya e il
Khuddaka Nikaya hanno una traduzione completa in italiano, la prima
delle quali però risale a partire dal 1904 (data della prima
pubblicazione del primo volume) e sarebbe da rifare. Poi c'è solo il
Samyutta Nikaya che è stato tradotto quasi intergralmente e pubblicato
dalla Ubaldini nel 1998. Del resto del Sutta Pitaka ci sono delle
antologie o traduzioni parziali. Degli altri due pitaka non conosco
nessuna traduzione, nemmeno parziale.

In lingua italiana i testi canonici che conosco e che sono riuscito ad
ottenere sono elencati nella prima sezione dell'elenco di libri su
http://alessandro.route-add.net/Testi/Dhammico/biblioteca.html, dallo a2
allo a11.


Ciao,
--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
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WARNING: messages sent to "trappola" will never reach me.
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