Discussione:
Il Buddhismo della Soka Gakkai: I Furbetti del 'Gohonzino'
(troppo vecchio per rispondere)
pascoloveritiero
2008-02-14 16:34:51 UTC
Permalink
Ok, grazie della risposta Zardoz. Vorrà dire che riposterò i messaggi del
buon Silvano anche qui da newsland.it, visto che da NNTP.it
misteriosamente non si riesce più ad accedere:



I FURBETTI DEL 'GOHONZINO'
Parte Prima


“… Nel Capitolo 2, inoltre, incontriamo i 500 monaci arroganti che se ne
andarono girando le spalle al Buddha; ma il Buddha insegnò che anche
questi monaci sarebbero diventati dei Buddha. Questo è lo spirito del
Buddha e di tutti i suoi insegnamenti, ed è il cuore autentico e la forza
trainante del Sutra del Loto. Questa stessa compassione è ciò che Nichiren
Daishonin abbracciò ed incoraggia tutti noi ad abbracciare. Se affermiamo
di credere, studiare, e praticare il Sutra del Loto e poi facciamo una
guerra di 12 anni con preti e credenti della nostra scuola d’origine, per
non menzionare l’atteggiamento negativo verso altri buddisti o gruppi
religiosi che non appartengono alla tua fazione o credenza, allora non
possiamo dire realmente di possedere lo stesso spirito del Buddha. E’
anche altamente anti-sociale e distruttivo: qualcosa che il nostro mondo,
oggi, non può sostenere…”.

Rev. Shoryo Tarabili, Nichiren Shu
da: http://www.nichirenshueuropa.com/SokaShoshu.html


partendo da questa importante affermazione del rev. tarabili della
nichiren shu (riguardo alla soka gakkai), si potrebbe pensare, qualora si
volesse seguire un 'comportamento buddista spiritualmente corretto', che
ogni critica - rivolta soprattutto ad altri buddisti o ad organizzazioni
buddiste - sia sempre poco ben vista, sinanco poco corretta. e mi pare
giusto. però, visto che la soka gakkai (e tutti i suoi membri e tutti i
suoi responsabili e tutti i suoi vertici), contravvenendo a qualunque
principio buddista, si ostina a declamare il proprio filone
filosofico-religioso l'UNICA VIA per la salvezza dell'uomo e dell'umanità,
scansando e ghettizzando tutti gli altri credi buddisti, inclusi i
movimenti che si rifanno a nichiren - che tra loro hanno sempre mantenuto
buoni rapporti - imitando e continuando in tal modo l'atteggiamento
autoritaristico della nichiren shoshu, e come conseguenza a tale
comportamento essendo la soka gakkai rifiutata come movimento buddista da
tutte le organizzazioni buddiste internazionali, incluso il dalai lama, e
considerandomi io simpatizzante buddista, nonché frequentatore di gruppi
soka e praticante per più di due anni, mi auto-autorizzo a continuare con
gioia la discussione.

bene. è notorio che nella soka gakkai (come ho detto in precedenza
denominata a torto s.g.i.) tutti i responsabili e i ministri di culto
vietino o comunque consiglino di non andare a leggere tutte le "cazzate"
scritte in rete. è vero, molte cose scritte nel web riguardo alla soka
gakkai sono e possono apparire maldicenze: molte sono testimonianze
superficiali, alcune sembrano scritte da bambini a cui hanno rubato la
cioccolata, molte citano fonti molto poco attendibili e via dicendo. però,
purtroppo, esiste anche una vasta letteratura telematica le cui fonti sono
impossibili da controbattere. mi riferisco ai siti giornalistici più
importanti, ai siti delle organizzazioni buddiste più importanti, a
riferimenti a testi di studiosi emeriti, ad autorità religiose
insospettabili, ecc. ecc.

ma tutti i membri, i responsabili ex-membri e i vertici volpini e
truffaldini, i quali formano tutti insieme "i furbetti del gohonzino",
continuano incessantemente, come moderni e magici don chisciotte, a non
vedere, a non sentire e a non parlare. questo atteggiamento settario,
omertoso, mafioso, intollerante, clientelare, nepotista, razzista e
classista mi sprona a continuare incessantemente la mia bonaria caccia.
tutto ciò, lo ammetto, anche per rabbia accumulata nel corso della mia
esperienza nella soka (oddio che ho detto!), ma, soprattutto, per sete di
giustizia, per intolleranza nei confronti dell'ipocrisia, nei confronti
del fascismo, nei confronti del libero mercato, nei confronti della
politica guerrafondaia, nei confronti di un buonismo spiritualista - che
da un lato, si fa paladino di ideali di giustizia altissimi, e,
dall'altro, alimenta il capitalismo, la corruzione, in più, riportando il
proprio paese di origine a riabbracciare il bellicismo - debellato dalla
fine della seconda guerra mondiale - e, non solo non fa nulla per
impegnarsi a favore dell'abolizione della pena di morte, ma, complice del
suo partito politico, perpetua ed alimenta l'atteggiamento e le tendenze
nazional socialiste.

ricapitolando:

1.
abbiamo detto e constatato, ed è ormai incontrovertibile, che la soka
gakkai è entrata in politica praticamente e di fatto da più di
quarant'anni ["... Nel novembre del 1964 la "Soka Gakkai" compiva il passo
decisivo dando vita al "Komeito" (Partito dell'Onestà di Governo) e
affidandone la direzione a Koji Harashima. Ma poichè la Costituzione
giapponese proibisce che le religioni esplichino attività politiche, la
"Soka Gakkai" annunciava che il Komeito doveva essere considerato come un
organismo del tutto indipendente dalla setta buddista, ricorrendo così ad
un altro espediente per mascherare la sua mostruosa crescita...", A. Del
Boca, I figli del sole. Mezzo secolo di nazi-fascismo nel mondo, in
collaborazione con M. Giovana, Feltrinelli, Milano 1965, da:
http://kritika.freewebsites.com/ko.htm], inoltre: "... Secondo il mensile,
questa interferenza da parte di un gruppo religioso è inedita nella storia
moderna della politica giapponese. In che modo Komeito sta facendo valere
le sue posizioni all'interno del governo? Nei fatti: ha sostenuto l'invio,
molto contestato, delle truppe di autodifesa in Iraq, ed è favorevole alle
riforme economiche neoliberiste. Posizioni che sembrano lontane dallo
spirito dei fondatori, interessati alla difesa della costituzione
pacifista e all'armonia sociale...", sekai, giugno 2004, da:
http://www.internazionale.it/cartoli..._id=127&oid=48 . in italia la soka
gakkai 'ci sta provando' dai tempi del governo berlusconi (vedi articolo
di annamaria rivera, docente di antropologia a bari, apparso su "il
manifesto" il 2 dicembre 2002:
http://www.scmc.it/ForumERM/Docs/pdf...oManifesto.pdf) e ci sta riuscendo
oggi con il 'caso enzo cursio' (vedi:
http://www.sokarinnovamento.it/cronopolitica3.html), per non parlare poi
dell''incidente melandri', al kaikan di roma del giugno di quest'anno,
2007 (vedi: http://www.sokarinnovamento.it/melandri2.html). quindi, da un
lato, la soka entra prepotentemente nel capitalismo acquistando società
finanziarie, alberghi, holding ecc. (le società e i politici di fazione
soka in giappone in genere portano lo stemma soka o usano i colori soka
per rendersi riconoscibili al pubblico; tutto documentato sui siti
giapponesi, e basta chiederlo a un qualunque giapponese), favorisce il
pensiero liberista, incrementa il pericoloso riemergere del nazionalismo
nipponico, appoggia l''intervento pacifista' in medio oriente,
partecipando, com'è giusto che sia, ai 'giochi' dell'onu.

2.
a) secondo la mia esperienza come praticante all'interno della soka
gakkai, e secondo l'esperienza di molti altri, posso affermare che:
l'organizzazione della soka gakkai è verticistica. i membri devono
ubbidire al proprio capogruppo; i capogruppo ai responsabili; e i
responsabili ai vertici. e ciò è indiscusso, anche se forse il termine
'ubbidire' è improprio. ma è vero che all'interno della soka la linea da
seguire è sempre una: quella che parte dall'alto. a questa regola non si
può MAI contravvenire. le indicazioni dei vertici devono sempre essere
seguite alla lettera.
b) lo studio degli insegnamenti avviene spesso (nella maggior parte dei
casi) sempre piuttosto superficialmente. questo perchè ai capogruppo e ai
responsabili viene attribuita tale carica in 'modo casuale'. ovvero, la
casualità dipende dal grado di obbedienza e di fedeltà ai vertici
perpetuatasi nel corso degli anni, e non dalla loro preparazione.
oltretutto, tale indiscussa preparazione si rifa a traduzioni della soka
gakkai molto poco attendibili e a discorsi del presidente ikeda, il quale
sembra più interessato a pubblicizzare la sua figura, attraverso banali
leggi di marketing di berlusconiana memoria, affiancandosi spesso e
volentieri a figure come martin luther king e gandhi, o evocando imprese
di imperatori e di condottieri come napoleone (un po' come tutti i
visionari che si rispettino).

3.
abbiamo visto come il 'buddhismo' della soka gakkai si differenzi da tutti
gli altri buddismi esistenti ed esistiti al mondo. a tal punto da poter
pensare che in realtà il buddhismo della soka sia tutt'altra cosa, o, per
i più temerari, che gli altri buddismi non valgano nulla... come ho già
riportato sopra. oh, signore.

per ora mi prendo una pausa: nell'intanto aspetto vostri illuminanti
commenti, e una mano a proseguire il lungo trattato che faremo insieme ed
in allegria, ricapitolando (senza riferimenti al 'capitolo') di volta in
volta le nostre interessanti conclusioni. documentate.


“…non vogliono conoscere né il bene, né il male e pretendono di avere
scoperto in sé stessi…l’essere senza modi…Molti che sembrano spirituali
sono presi da queste idee e diventano peggio dei demoni...”

H.De Lubac, Amida, in Aspetti del buddismo, Jaka book, Milano 1979, pag.
307


un saluto onnicomprensivo,

s.


P.S.: La discussione è viva e vegeta anche su:

http://www.janula.it/gente/forummostra.php?cod=33&offset=0

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=389346&page=3

http://www.giapponegiappone.it/index.php?option=com_fireboard&Itemid=26&func=view&id=166567&catid=31

http://sokagakkai.splinder.com/post/13446097#comment-42689828
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questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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stalker
2008-02-15 10:47:14 UTC
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Post by pascoloveritiero
partendo da questa importante affermazione del rev. tarabili della
nichiren shu (riguardo alla soka gakkai),
Credo che molte cose siano cambiate nella SG, soprattutto negli ultimi mesi.
Magari per favorire questo processo di dialogo interbuddhista non conviene
gettare ulteriore benzina sul fuoco. D'altronde la SG non viene da Marte ma
dal Giappone ed eredita una lettura dell'opera di Nichiren propria della
antica Nichiren-shoshu. So che ti riferisci alla Nichiren-shu, ma che senso
ha portare quelle polemiche qui quando la comunità della SG italiana sta
cambiando rotta rispetto ad un 'oltranzismo' poco comprensibile nel nostro
Paese?

Questo è quello che penso io.

ciao :),
f.
pascoloveritiero
2008-02-17 03:28:35 UTC
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I FURBETTI DEL ‘GOHONZINO’
Seconda Parte


VADEMECUM PER ASPIRANTI ADEPTI DELLA SOKA GAKKAI


Cari amici, nel caso doveste incappare in qualche avventuroso
“shakubukista”, o se vi sta venendo l’idea di aderire ad un gruppo
“buddista” come quello della Soka Gakkai, vi consiglierei di seguire
alcuni principi/regole fondamentali, allo scopo di capire al meglio e più
approfonditamente la dottrina della Soka Gakkai.


Punto 1.

Chiedete a chi vuole farvi shakubuku qual è il motivo della sua missione.
Le sue risposte saranno probabilmente diverse, ma in linea generale
dovrebbero essere le seguenti:

a) Se la risposta dovesse essere “perché se pratichi risolverai tutti i
tuoi problemi di lavoro, d’amore, di soldi e di salute”, chiedetegli
allora quali sarebbero questi “principi magici” secondo cui il daimoku
della Soka Gakkai (visto che esso non è solo prerogativa della Soka
Gakkai, ma anche di molte altre scuole) dovrebbe rivelarsi così efficace.
Se la risposta non è pertinente cambiate discorso.

b) Se la risposta dovesse essere “perché noi della soka cerchiamo di
portare pace nel mondo”, chiedetegli allora per quale motivo la Soka
Gakkai sta appoggiando in Giappone il governo guerrafondaio di destra che
sostiene in tutto e per tutto la politica internazionale di Bush.
Se vi dovessero rispondere che non è vero niente o che è una cosa che
riguarda solo il Giappone o che la soka non è mai entrata in politica o
che la cosa importante è recitare il daimoku, lasciate cadere la cosa e
cambiate discorso.

c) Se la risposta dovesse essere “perché recitando il daimoku aumentano la
volontà e la determinazione”, chiedetegli allora perché non potete aderire
ad altre scuole o iniziare qualche altra pratica tipo lo yoga, le arti
marziali, il tai-chi o la meditazione buddista tibetana.
Se la risposta dovesse essere evasiva o poco pertinente lasciate cadere il
discorso e non insistete.

Se però non dovessero dirvi che fanno shakubuku per “migliorare” il loro
karma, per avere più “benefici”, per un proprio tornaconto personale
all’interno della soka, o per maggior prestigio, non chiedeteglielo
neppure e cercate di mantenere un atteggiamento distaccato.


Punto 2.

Nel caso voleste aderire di vostra spontanea volontà o vi dovesse capitare
di partecipare ad uno zadankai (riunione) vi consiglio di chiedere e
cercare di approfondire alcuni punti essenziali:

a) L’origine del gohonzon della Soka Gakkai.
In pochi sapranno che il gohonzon della Soka Gakkai attualmente in uso non
è il gohonzon originale del maestro Nichiren Daishonin, di conseguenza
chiedete perché dovreste usare quel gohonzon. Se vi dovessero rispondere
che la cosa importante non è l’oggetto in sé ma l’uso che se ne fa,
chiedetegli allora perché per averlo voi dovreste diventare membri della
Soka Gakkai.
Se vi dovessero rispondere perché è così e basta o qualcosa di poco savio,
lasciate cadere il discorso e cercate di mantenere un atteggiamento
distaccato.

b) La Nichiren Shoshu.
Il Dai-Gohonzon (il gohonzon originale di Nichiren Daishonin) è
attualmente custodito dalla scuola Nichiren Shoshu, di conseguenza
chiedete perché la Soka Gakkai, (da quando è iniziata questa battaglia da
parte della Soka Gakkai, cioè dal 1991) scrive e ha sempre scritto pagine
e pagine di calunnie, per non dire altro, nei confronti della Nichiren
Shoshu, contravvenendo a qualunque principio buddista ed in più iniziando
ad esternare con sempre maggior vigore un atteggiamento minaccioso e
bellicoso che si sta espandendo a macchia d’olio anche nell’atteggiamento
dei membri – cosa che ha veramente poco a che vedere con lo spirito di
pace e solidarietà teoricamente professato dalla Soka Gakkai.
Se non vi dovessero rispondere o se iniziate a carpire una qualche nota di
crescente nervosismo lasciate cadere il discorso e cercate di mantenere un
atteggiamento distaccato.

c) Le traduzioni della Soka Gakkai.
Notoriamente la Soka Gakkai altera e modifica gli scritti di Nichiren
Daishonin e dello stesso Sutra del Loto attraverso le sue case editrici.
La cosa interessante è che tale accusa è rivolta dalla Soka Gakkai alla
Nichiren Shoshu, senza alcuna prova.
Se vi dovessero dire che non è vero, chiedetegli – tanto per portare uno
dei centinaia di esempi - perché allora la Soka Gakkai avrebbe sostituito,
negli scritti del buon Nichiren, la parola “meriti” con “benefici”.
Se vi dovessero rispondere che non è vero lasciate cadere il discorso e
mantenete un atteggiamento distaccato.

d) La politica
E’ ormai ampliamente documentato sui giornali, sui libri di eminenti
studiosi, sui siti internet delle maggiori testate giornalistiche
internazionali financo giapponesi che la Soka Gakkai ha il suo partito
politico nel parlamento giapponese. Il nome del partito è “Komeito”,
attivo sin dal lontano 1964. Oggi il Komeito è il terzo partito politico
del Giappone e fa parte del governo di destra. In quanto tale sta
appoggiando insieme alla maggioranza la politica internazionale di Bush:
recentemente ha appoggiato l’invio delle truppe pacifiste in Iraq (era
dalla fine della seconda guerra mondiale che il Giappone era paese
neutrale dal punto di vista bellico). Inoltre, nonostante l’appartenenza
alla maggioranza di governo, non ha mai aperto bocca in favore
dell’abolizione della pena di morte in Giappone.
In Italia è più o meno dal 2000 che la Soka Gakkai sta tentando di entrare
occultamente in politica; dapprima attraverso Berlusconi, ora tramite
Veltroni (vedi Enzo Cursio).
Se vi dovessero rispondere che non è vero nulla e che l’importante è
recitare il daimoku per il mondo e per tutti gli esseri umani, lasciate
cadere il discorso e cercate di mantenere un atteggiamento distaccato.

e) La S.G.I.
La Soka Gakkai da qualche anno si è auto-nominata S.G.I., ovvero Soka
Gakkai International per attribuire maggiori “responsabilità” ad ogni
paese, cercando, da una parte, di impegnare tutti i membri di ogni paese
nel cercare di raccogliere il maggior numero di nuovi adepti per avere più
membri sulla carta (in modo tale da potersi muovere più liberamente nella
sfera politica e istituzionale) e, dall’altra, per non disperdere il
patrimonio ultra-multi-miliardario della sede centrale giapponese.
Se vi dovessero rispondere che non è vero perché ogni paese è realmente
indipendente ed è giusto che sia così in modo tale da rafforzare la
volontà al daimoku e alla partecipazione, chiedetegli allora perché tutti
i vertici di ciascun paese sono occupati da giapponesi.
Se vi dovessero rispondere che sono tutte invenzioni, lasciate cadere il
discorso e mantenete un atteggiamento distaccato.


Per l’intanto mi prendo un’altra pausa di riflessione e di relax.
Vi invito a lasciare i vostri commenti e i vostri consigli, ma soprattutto
a cercare materiale interessante, sulla rete e non, che sia documentato e
testimoniato.

Saluti,

s.


P.S.: Per i link in cui l'appassionata discussione impera, leggete in
fondo alla prima parte de "I Furbetti del 'Gohonzino'".
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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pascoloveritiero
2008-02-18 20:57:04 UTC
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I FURBETTI DEL ‘GOHONZINO’
Terza Parte


Carissimi,

Ebbro di festività, cibi succulenti, riposo e vini aromatici, mi sorge
spontanea la continuazione del lunghissimo trattato che si sta compiendo –
anche insieme al vostro aiuto morale e non – per far uscire tutta la
verità e soltanto la verità sulla Soka Gakkai, o se volete Soka Gakkai
International.

Mi accorgo, in modo a dir poco entusiastico, che la mia sta quasi
diventando una sorta di “missione”, ché credo sia giusto che tutti – chi
dentro e chi fuori – sappiano di che ‘materia’ è composta tale
organizzazione. Organizzazione criminale, se vogliamo, da un punto di
vista dottrinale, umano, politico ed organizzativo, financo religioso.
Posso ormai sostenere che la Soka Gakkai è un’organizzazione diabolica. In
tutti i sensi. Non v’è nulla, all’interno, che non ricordi la controparte
del Bene. Non voglio, proprio in questi giorni di sacre rimembranze,
passare per fanatico visionario, ma, se vogliamo credere a tutti i
concetti e nozioni delle alte scuole di pensiero dell’anima, possiamo
sostenere con tono assai sostenuto che la Soka Gakkai assomiglia nelle
fattezze e negli intenti al più importante dei demoni.
Sono consapevole del peso e della gravità delle mie affermazioni, ma
avendo studiato per anni correnti, filosofie, testi esoterici appartenenti
alle più alte tradizioni del mondo, non faccio fatica a pubblicizzare
senza vergogna la mia opinione.

Ma bando alle ciance eteriche, esoteriche e multi-dimensionali e torniamo
all’essoterico tridimensionale che più ci aggrada e ci coinvolge.
E’ vero: non c’è luce senza oscurità, non c’è paradiso senza tenebre, ma
questi della Soka ce le stanno rompendo un po’ troppo e cerchiamo, una
volta per tutte, di porvi rimedio.
Potrei godere non poco nel farvi nomi e cognomi di responsabili di gruppo,
di capitolo e di settore che conosco e ho ben conosciuto, descrivendovi
tutte le “oscenità” da loro commesse e che continuano a commettere. Godrei
non poco nel farvi nomi e cognomi di alte cariche della Soka, giapponesi e
non, che conosco e ho conosciuto, descrivendovi tutti i “delitti” da loro
commessi e che continuano a commettere. Ma il mio buonismo etico ancora
non me lo permette.
Vedremo più avanti.
Di contro, c’è da dire però, che la maggior parte delle persone che forma
la massa consistente della Soka Gakkai è pregna di anime ingenue e
leggiadre che hanno “abboccato” ai giochi sporchi di tale organizzazione
criminale.

E’ vero infatti, che l’atmosfera che si respira durante gli incontri o i
meeting è un’atmosfera eccitata di umori che appartengono più alla sfera
mondana e materica piuttosto che a quella ultraterrena. La concitazione
che si respira agli zadankai, ai raduni, o che si assorbe durante le
testimonianze microfonate in qualche kaikan sparso per il Belpaese pare
più far parte del mondo patinato terreno rispetto a ciò che viene
professato. Per cui, “Furbetti del ‘Gohonzino’” credo sia il miglior
termine per descrivere la realtà dei fatti e la realtà delle anime in
gioco.

Ma senza andare troppo in là, restando comunque anche un po’ di qua,
vorrei sottoporvi, come sempre, ad alcune questioni, a mio modo di vedere
molto simpatiche e pedagogiche;

Il buon Nichiren Daishonin – il Maestro Nichiren Daishonin, lungi
dall’essere considerato un Buddha, non ha mai detto e né sostenuto che la
frase Namu-Myoho-Renge-Kyo andasse ripetuta diverse ore al giorno, ma che
per lui fosse una specie di “spot” non troppo provocatorio nei confronti
del Namu Amida Butsu – osservando oggi la situazione venutasi a creare in
questo strano tempo, senza ombra di dubbio, “scomunicherebbe” senza troppa
fatica sia la Nichiren Shoshu che la Soka Gakkai. E sfido chiunque a
sostenere il contrario.
Indi per cui tali “movimenti” possono essere considerati, con poca fatica,
da tout le monde movimenti assolutamente eretici.
Sì, la Soka Gakkai, come la Nichiren Shoshu, è un’organizzazione puramente
eretica. In quanto tale non si astiene neanche dal piacere di bestemmiare.
Ma andiamo avanti.

In Italia la situazione è oramai drammatica. L’Italia è il paese con più
membri in Europa. Si sa che il nostro paese è a dir poco una meretrice dal
punto di vista etico, politico e religioso. Si aggiunga che il “boom”
in-aspettato del “Buddismo” Sokkaceo ha riscosso la sua nascita egemonica
durante gli anni ’80 dello scorso secolo. Gli anni ’80, al di là dei
paninari e dei craxiani, rincorrono il perpetuarsi in aumento dei
cosiddetti radical chic, infestati mentalmente dal fascino dell’Oriente e
dal lontanissimo, misteriosissimo e chicchissimo Giappone, condito a
dismisura da salse a base di soya e pesce crudo. Non si dimentichi poi
l’influenza del Cattolicesimo che ha pervaso e pervade tuttora mandrie di
italioti. Quindi, mettici un po’ di sushi, mettici un po’ di preghiera,
mettici un po’ di tatami, mettici un po’ di misticismo orientaleggiante e
i giochi sono fatti.

Ma passiamo a qualcos’altro.

Giorni fa un amico mi menzionava gli “Otto Venti”. Cosa saranno mai questi
Otto Venti? Come leggiamo da
http://www.sgi-italia.org/riviste/bs/InternaTesto.php?A=862&R=1&C=107

"... In effetti, gli otto venti hanno spesso a che fare con i sei mondi
bassi, non a caso chiamati anche i sei cattivi sentieri: Inferno, Avidità,
Animalità, Collera, Tranquillità, Felicità temporanea, in cui stazioniamo
quando i venti soffiano indisturbati; ma quando li controlliamo recitando
Daimoku, allora emergono in noi i quattro sentieri nobili di Studio,
parziale Illuminazione, Bodhisattva e Buddità e gli otto venti diventano
un'occasione di crescita..."

C'è da chiedersi quindi: se nella soka gakkai i sei cattivi sentieri sono
tutti presenti (e sfido chiunque a dire il contrario), il Daimoku funziona
veramente oppure è la Soka Gakkai che lo usa in modo da avere un
tornaconto personale?
Se si negasse che nella Soka i sei cattivi sentieri sono presenti, a
partire dai vertici, vorrebbe dire confermare suddetta tesi.
se si dicesse che invece la situazione andrebbe corretta con il Daimoku,
ci si dovrebbe chiedere allora che cosa si è fatto finora.
Se si rispondesse invece che bisogna ricominciare da capo, si potrebbe
pensare sia necessario sostituire il presidente. ma visto che il
presidente è considerato ormai come Buddha originale, la situazione è
irrisolvibile: i sei cattivi sentieri sono ormai cementati nell'anima
della Soka Gakkai.

E ancora;

Per chi è un praticante e non sapesse cosa sta professando, e di quale
pasta è fatto il suo “proselitismo”, leggiamo da:
http://www.nichirenshueuropa.com/SokaShoshu.html

”…. Diamo uno sguardo ai Tre Tesori del Buddismo, la base essenziale per
la pratica della fede, della comprensione e della visione della vita
buddista, a prescindere dal paese d’origine:

I Tre Tesori del Buddismo:
1) il Buddha
2) il Dharma (la legge o dottrina seguita dalla scuola)
3) il Sangha (i monaci, le monache, i laici della comunità buddista).
Questi tre elementi fondamentali sono seguiti da tutte le scuole e
tradizioni buddiste in tutti i paesi, ma possono variare secondo la scuola
e il lignaggio. Adesso, vediamo come essi differiscano tra la Nichiren Shu
e due delle scuole Shoretsu: la Nichiren Shoshu e la nuova religione della
Soka Gakkai.

Nichiren Shu:
1) Buddha: Il Buddha Eterno Shakyamuni
2) Dharma: Il Sutra del Loto, Namu Myoho Renge Kyo
3) Sangha: Nichiren Daishonin (la Guida dei monaci, monache, laici,
laiche)

Nichiren Shoshu:
1) Buddha: Nichiren Daishonin
2) Dharma: Il Sutra del loto, Namu Myoho Renge Kyo
3) Sangha: Nikko Shonin ed i successivi Patriarchi del Taisekiji.

Soka Gakkai (2 tipi):
(A) Dottrina ufficiale in teoria:
1) Buddha: Nichiren Daishonin
2) Dharma: Il Sutra del Loto, Namu Myoho Renge Kyo
3) Sangha: Nikko Shonin
(B) la realtà osservata e praticata:
1) Buddha: Presidente Ikeda
2) Dharma: gli insegnamenti e gli scritti del Presidente e della Soka
Gakkai
3) œ l’organizzazione della Soka Gakkai e tutti i suoi membri.
Quanto sopra può essere diviso in due parti: 1) Generale (“So” nella
terminologia buddista giapponese) e 2) Specifico (“Betsu”): riguarda i due
tipi di applicazione della dottrina: Nel caso della Soka Gakkai, ho diviso
questo in A e B, con A che rappresenta le applicazioni Generali e B le
applicazioni Specifiche…”


E ancora;

A proposito del Maestro Nichiren considerato un Buddha originale leggiamo
da: http://www.hbsitalia.it/L7.html

"… Maestro della Nichiren Shu: La Nichiren Shu ritiene che l’opinione
della Honmon Butsuryushu a proposito del Grande Maestro Nichiren sia di
natura simile a quella della Soka Gakkai. Cosa ne pensate al riguardo?

Rev. Nisso Fukuoka: Il Grande Maestro Nichiren è la reincarnazione del
Discepolo Originale del Buddha de Remoto Passato, la cui vera identità è
quella del Bodhisattva Jogyo, che è la Vera Causa della Buddhità. La
Honmon Butsuryushu non riconosce il sillogismo della Soka Gakkai secondo
il quale il Grande Maestro Nichiren è direttamente il Buddha Originale.

È anche vero, comunque, che uno degli aspetti del Buddha Originale è la
Vera Causa della Buddhità, la quale è chiamata Jogyo, e che il Grande
Maestro Nichiren è la reincarnazione del Bodhisattva Jogyo. Tuttavia, il
Maestro Nichiren era assolutamente un essere umano che apparve nel nostro
mondo contaminato e in un’epoca di degenerazione spirituale. Considerare
il Grande Maestro Nichiren, che era un essere umano, come Buddha Originale
è assolutamente irrispettoso ed è un oltraggio nei confronti del Maestro.
Nella Honmon Butsuryushu onoriamo Nichiren Daibosatsu come grande maestro,
sovrano e genitore, ma non lo consideriamo come Buddha Originale…".

E ancora;

Riguardo all’atteggiamento omertoso dei membri leggiamo alcune parole del
presidente in carica Ikeda:

"[...] Rimanere silenziosi e passivi di fronte al male è di per sé un atto
malvagio. Il presidente Tsunesaburo Makiguchi fece notare che coloro che
fanno finta di non vedere un'ingiustizia contribuiscono, con il loro
silenzio, alla sua attuazione e finiscono per essere uguali a coloro che
l'hanno perpetrata. Kosen-rufu è una battaglia fatta di parole e idee.
Perciò dobbiamo combattere risolutamente contro idee errate e falsità che
causano sofferenza alla gente. Le nostre armi sono la voce e le parole. Il
nostro scopo è quello di mostrare il male per quello che è e risvegliare
le persone alla verità intrattenendo con loro un dialogo coraggioso. Solo
allora potremo camminare insieme lungo il grande cammino della felicità.
Questa è l'essenza della nostra lotta nel far conoscere agli altri questo
Buddismo".
"[...] Il presidente Makiguchi affermava che un'organizzazione non
andrebbe riformata dall'alto verso il basso, ma al contrario, dal basso
verso l'alto. Abbiate il coraggio di denunciare tutto ciò che minaccia od
ostacola l'avanzare di kosen-rufu. Se pensate che ci sia qualcosa di
sbagliato, ditelo senza indugio e senza farvi intimorire da nessuno. Non è
necessario essere miti e silenziosi. Restare in silenzio è solo codardia
e, a volte, può incoraggiare il male. Sottolineando l'importanza di
rimproverare con coraggio coloro che tentano di diffamare il Sutra del
Loto, Nichiren Daishonin scrive: "Se io mancassi di parlare apertamente
per paura delle critiche degli altri, sarei un nemico del Budda" (GZ,
1003)".
"[...] In un'occasione Toda disse: "Coloro che sono lassisti verso il
male, che non lottano contro le ingiustizie, non importa quanto buoni
possano apparire dall'esterno, non hanno principi né convinzioni. Non
hanno nemmeno un vero carattere. Sono individui ambigui ed egoisti".

(Daisaku Ikeda - Conferenza dei rappresentanti nazionali, Tokyo, 27
gennaio 2006 - Il Nuovo Rinascimento n.353 15 giugno 2006).

E ancora;

Per chi sta “tradendo” la Soka, leggiamo da:
http://www.sgi-italia.org/riviste/bs/InternaTesto.php?A=729&R=1&C=84

"...IKEDA: Coloro che hanno tradito la Soka Gakkai rivoltandosi contro i
propri compagni, in realtà erano tutte persone dominate dallo stato di
Collera. Non dobbiamo lasciarci ingannare dalle apparenze..."

Posso anche essere d'accordo, fino ad un certo punto. ma mi/vi chiedo:
questo pensiero non è reversibile? Ovvero (seguendo sempre un pensiero
buddista originale): non si è dominati dallo stato di Collera se si
afferma che coloro che "tradiscono" la Soka Gakkai sono dominati dallo
stato di Collera?

E ancora;

Riguardo alla struttura militaristica della Soka Gakkai, leggiamo da:
http://kritika.freewebsites.com/ko.htm

".... La tecnica per ottenere le conversioni è decisamente intimidatoria,
terroristica.
"Se ti converti, avrai salute, benessere, felicità. Prova e vedrai, "
suggerisce il missionario in cerca di proseliti." Se ti rifiuti andrai
incontro alla catastrofe...."
....... omissis.... Da questo momento il neofita entra a far parte di una
società dalle strutture tipicamente militariste ed è tenuto a "
contribuire di persona" alla diffusione del movimento organizzando la
sera, dopo il lavoro, " riunioni di vicinato", durante le quali egli farà
opera di proselitismo.......
.... omissis... Appena la setta si afferma in un quartiere o in un
villaggio, si assiste alla irregimentazione della popolazione secondo il
vecchio criterio nazista dei block.
La riunione di quindici famiglie dà vita ad una "squadra" ; sei squadre
vengono a costituire "una compagnia"; dieci compagnie un "distretto" ;
trenta distretti una "regione" ; un certo numero di regioni un "capitolo
generale, " che risponderà direttamente al quartier generale di Tokyo,
dove il presidente (o comandante in capo) avrà l'ultima decisiva parola.
La "Soka Gakkai" dispone inoltre di una "sezione giovanile" che conta
milioni di membri organizzati secondo i modelli della Hitler-Jugend e
della " Gioventù Italiana del Littorio" ; di una sezione "universitaria, "
una sezione "studi", una sezione " culturale", una sezione "guida", una
sezione" controllo" e così via. Le quote associative e la vendita degli
altari e degli altri oggetti religiosi garantiscono inoltre alla società
un cespite che nel 1963, ad esempio, ha toccato gli otto milioni e mezzo
di dollari. Una volta all'anno, infine, la "Soka Gakkai" organizza un
congresso nazionale al quale partecipano alcune decine di migliaia di
iscritti e che si conclude con una oceanica adunata allo stadio di Tokyo e
con una sfilata dei reparti giovanili, in divisa, davanti al podio
occupato dal presidente e comandante in capo, Daisaku Ikeda..."

da: http://www.cesnur.org/religioni_ital...ddhismo_15.htm

"... L’evoluzione del pensiero del generale Ishiwara mostra come il
“nichirenismo”, nella sua forma millenaristica, può assumere due aspetti
completamente diversi. Da una parte, può presentarsi come nazionalismo e
giustificare imprese di tipo coloniale o militarista, in cui al Giappone è
assegnato il compito di diffondere - in un’epoca di crisi - una civiltà
superiore. Ma d’altro canto - tanto più nel contesto segnato dalla
sconfitta militare e dalle tragedie di Hiroshima e Nagasaki - il
“nichirenismo” (utilizzando del resto spunti dello stesso Nichiren) può
presentarsi come pacifismo. È attraverso una cultura della pace che,
secondo quest’ultima interpretazione, il Sutra del Loto (e il Giappone che
lo diffonde) può svolgere la sua importante funzione nel mondo..."

da: http://sgi-italia.org/riviste/nr/Int...=485&C=290&R=0

"...Tamotsu Nakajima: Spesso Toda diceva: l’organizzazione militare è
molto efficace perché, essendo pensata per vincere, deve essere molto
veloce ed esatta. Infatti, in quel caso, se l’informazione è sbagliata è
facilissimo perdere. Importante è l’esattezza e la velocità. Ma noi usiamo
solo questo aspetto dell’organizzazione militare, perché la Soka Gakkai
esiste unicamente per prendersi cura dei membri e per realizzare la pace
nel mondo…”.

E ancora;

Un amico chiese come mai la Soka Gakkai, attraverso il partito “Komeito”,
appoggiasse la politica di Bush. Io risposi:

“meglio prendersela solo ed esclusivamente con abe nikken e tutta la
nichiren shoshu, che notoriamente sono la rappresentazione di tutto il
male assoluto. altrimenti come farebbe, il caro ikeda-sama, a far
"acquistare" il suo gohonzon fasullo a discapito di quello originale, il
dai-gohonzon? se non avesse iniziato una guerra vera e propria con nikken
(contravvenendo a qualunque principio buddista, se non umano) la soka
gakkai sarebbe affondata... ma, come ben si sa, la verità viene sempre a
galla. per quanto riguarda bush, è ovvio, che la soka gakkai non abbia
nessun interesse nel contrastarlo nella sua folle corsa verso la conquista
del mondo. d'altra parte, in italia, la cosa non è diversa. la soka gakkai
italiana ha rincorso berlusconi durante la sua presidenza, ora rincorre
veltroni e la sua fazione politica. la soka gakkai - dal 2000 in italia
ormai ente religioso e non più organizzazione laica - ha tutto l'interesse
nell'appoggiare il politico di turno, anche per il famoso 5 per mille. ma
anche il governo ha tutto l'interesse nel far diventare un ente laico un
ente religioso per intascarsi il 5 per mille e non distribuirlo alle
organizzazioni religiose (come si legge su "La stampa" del 12 dicembre
2007). inoltre c'è da dire che la soka gakkai, creando la s.g.i., è
riuscita ad arte a realizzare lo stratagemma secondo cui ogni paese è
indipendente dalla soka gakkai di tokyo (anche se poi i vertici sono
sempre giapponesi...). in questo modo, ogni paese diventa (ipocritamente)
responsabile della sua struttura organizzativa ma SOPRATTUTTO della sua
situazione finanziaria. ed è qui che intervengono gli
schiavi/manovali/responsabiloni che con il famigerato shakubuku e zaimu
devono riempire le casse dell'impresa; come sta succedendo per il nuovo
progetto per la costruzione/acquisto del nuovo kaikan di roma.

una curiosità: com'è naturale che sia, quando una somma non viene
raggiunta o il numero di nuovi adepti non corrisponde alle previsioni
sperate, la colpa ricade sempre sui poveri schiavi/responsabiloni, i
quali, nel più divertente dei casi, si auto-accusano di aver praticato
poco e male”.

E ancora;

Riguardo alle traduzioni opinabili della Soka leggiamo da:
http://humac.splinder.com/archive/2006-06

”...Per RASSICURARE i propri seguaci, la Soka Gakkai ha provveduto persino
ad ALTERARE LE TRADUZIONI in lingua corrente degli scritti di Nichiren.

Ogni qualvolta egli parla, da buon buddista, di "meriti" derivanti dalla
perseveranza nella pratica, le traduzioni "ufficiali" della Soka
preferiscono tradurre con "benefici", in modo da rafforzare la convinzione
che seguire la Soka comporterà fortuna e successo in ogni aspetto della
vita...”.

E ancora;

Il Komeito, come abbiamo detto, è il partito politico giapponese della
Soka Gakkai - terzo per numero di voti, ed alleato della maggioranza di
destra.
Se cercate informazioni sui siti dei maggiori quotidiani giapponesi
(ovviamente nella sezione in inglese, a meno che non mastichiate il
giapponese) troverete che ognuna delle testate, senza troppi problemi, sia
di "destra" che di "sinistra", vi dirà che il Komeito è il partito
politico della Soka Gakkai.
Ma leggete sul sito dell'ononimo partito cosa scrivono, e "faciteve"
quattro risate che non fa mai male:

http://www.komei.or.jp/en/about/view.html

.. però leggete la biografia del capo del Komeito:

http://www.komei.or.jp/en/about/chief.html

E, se vi va, date uno sguardo anche qui (primo articolo):

http://newsgiappone.splinder.com/archive/2007-09


Augurandovi un buon proseguimento di festività, vi porgo i miei più
cordiali saluti, ricordandovi gli indirizzi in cui l’interessante
discussione è in atto,
sperando anche in un vostro importante contributo;

http://www.politicaonline.net/forum/...=389346&page=6

http://www.janula.it/gente/forummost...od=33&offset=0

http://www.giapponegiappone.it/index...66567&catid=31

http://sokagakkai.splinder.com/post/...mment-42689828

http://www.newsland.it/nr/browse/it....smo/index.html

http://www.riflessioni.it/forum/showthread.php3?t=12341

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pascoloveritiero
2008-02-18 23:19:54 UTC
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I FURBETTI DEL ‘GOHONZINO’
Quarta Parte

Sottotitolo: Quando l’Ignoranza Porta all’Illuminazione


Per una più efficace lettura di questo testo si consiglia di scaricare la
canzone “La faccia dell’ignoranza” di Latte e i Suoi Derivati.

Testo:

Io non pò comprare
Io non pò camminare
Io non pò fare niente
Perchè tutti dice
Che so gn'uranteeee...

Io non pò andare a spasso
Io non pò comprà la verdura
Perchè so gn'urante
di natuuuraa...

[Voce]

Desidera?

[Lillo]

Devo comprà la scarola, la verza e le cime di rapa.

[Voce]

No, no, mi dispiace, no.

[Lillo]

Perchè non pò comprà?

[Voce ]

Lei non può comprare la verdura.

[Lillo]

E perchè non può comprare la verdura?

[Voce]

Perchè lei... è ignorante.

[Lillo/Disperato]


NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOO.......!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOO........!


Ign'urante,NOOOOOOOOOOOOOO!!!!


Questo meraviglioso testo di Lillo & Greg, pensando ai membri della Soka
Gakkai, potrebbe suonare in questo modo (ma, ripeto, nel caso non foste
già in possesso del brano, sarebbe bene che lo scaricaste):


Io non pò pregare
Io non pò sperare
Io non pò fare niente
Perchè tutti dice
Che so gn'uranteeee...

Io non pò fare gongyo
Io non pò fare daimoku
Perchè so gn'urante
di natuuuraa...

[Voce]

Desidera?

[Membro Soka Gakkai]

Devo pregà pè me, pè ‘l lavoro, ‘a maghina e er mutuo.

[Voce]

No, no, mi dispiace, no.

[Membro Soka Gakkai]

Perchè non pò pregà?

[Voce ]

Lei non può recitare il daimoku.

[Membro Soka Gakkai]

E perchè non può recitare il daimoku?

[Voce]

Perchè lei... è ignorante.

[Membro Soka Gakkai/Disperato]


NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOO.......!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOO........!


Ign'urante,NOOOOOOOOOOOOOO!!!!


Ordunque, si è ormai capito, leggendo un po’ qui e un po’ là nei forum,
che la caratteristica principale dei membri della Soka Gakkai
Internazionale tutta è l’Ignoranza, con la “i” Maiuscola. Peccato, e io
che speravo che fosse solo caratteristica comune del gruppo soka di cui
facevo parte, ma mi rendo conto che di risposte pertinenti in favore della
Soka Gakkai, da parte dei suoi appartenenti, ne ho ricevute e lette circa
zero.

Per cui mi viene da pensare (ma già lo sospettavo) che chi si avvicina
alla Soka Gakkai lo faccia per disperazione; c’è chi sta divorziando, c’è
chi non riesce a pagarsi le rate della Smart, chi non trova fidanzata, chi
non riesce a guarire dall’herpes, chi dalla candida, chi non riesce a dare
la tesi, ecc. ecc. Una volta vi avrei detto di telefonare a Vanna Marchi,
ma ora potrei consigliarvi un bravo specialista, un noto chiromante, un
consulente di fiducia o, perché no, un bravo chirurgo plastico.

Ma è ovvio che quando alcune domande non possono, e dico non possono,
ricevere risposta vige l’ignoranza più bieca. Quindi i membri, oltre che
ad essere furbetti, sono anche piuttosto Ignoranti.

Detto ciò, il passo verso il Cattolicesimo Buddista o il Buddismo
Cattolico della Soka Gakkai è breve… Cosa direbbe oggi Aldous Huxley se
fosse ancora vivo sulla Soka Gakkai…? Mah, chi può dirlo.

Addirittura membri adepti e prostri da più di vent’anni che non sanno e
conoscono le più elementari vicende della Soka Gakkai e dei suoi
vertici?!?! No, tutto ciò è inaccettabile.
Ma ciò ci fa capire in maniera ancora più approfondita di quali Menti è
composta la struttura portante e non solo dell’istituzione religiosa
capitanata dal Sommo Pontefice Daisaku Ikeda.

Purtroppo novità dalla rete non ce ne sono, quindi non potrò allietarvi
con altre fresche notiziole, ma non disperate: sono sempre all’erta. Prima
o poi qualcosa di buono uscirà, anche da qualche giornale o qualche forum,
o anche da rinnovamentosoka e compagnia bella.

C’è anche gente che si ostina a chiamare Ikeda, il Maestro, dopo che è
uscita dalla Soka Gakkai. Ma scusate, maestro di che? Uno che copia,
incolla e modifica testi scritti ottocento anni fa che maestro sarebbe? Mi
direte che Nichiren è un Maestro… Nichiren Daishonin che si è fatto in
quattro, rischiando anche la morte per portare avanti ciò in cui credeva.
Ma Daisaku che fa? A me sembra solo gli stia crescendo la panza giocando a
Napoleone e andando a Palermo per ritirare qualche onorificenza pagata con
i suoi soldi. Be’, almeno però di Ikeda non si può dire sia un ladro, è
solo uno che campa di “donazioni”. E’ semplicemente un ladro di anime, e,
come tale, ancora, non lo si può incriminare.


Per tornare all’Ignoranza dei membri della Soka Gakkai, ricordo alcuni
aneddoti interessanti durante la mia esperienza:
ricordo simpaticamente responsabili di gruppo che pensavano che tutti i
giapponesi la mattina si svegliassero e facessero daimoku e gongyo;
che i giapponesi erano tutti buddisti e quindi tutti membri della Soka
Gakkai;
i quali mangiavano sushi, facevano arti marziali o si innamoravano di
giapponesi solo perché erano membri della Soka Gakkai, per cui
‘karmicamente’ legati per forza di cose al Giappone (come se il Buddhismo
fosse nato in Giappone…);
ricordo chi diceva che la Soka Gakkai non era mai entrata in politica e
che ciò che si raccontava era tutta opera di fantasia e soprattutto
maldicenze fatte circolare dai “danto” (gli spioni immaginari della
Nichiren Shoshu che andrebbero in giro come agenti della CIA per
infiltrarsi nei gruppi e convincere i partecipanti che la Soka Gakkai è
cattiva cosa). Ma queste erano voci che facevano circolare soprattutto i
vertici e i ministri di culto giapponesi;
ricordo responsabili di gruppo che non sapevano neanche tradurre in
italiano il significato di nammyohorengekyo e facevano sempre strani giri
di parole;
ricordo estenuanti zadankai in cui la gente raccontava per filo e per
segno cose di sé che non interessavano assolutamente a nessuno ma che
tutti si sentivano in dovere di ascoltare, tipo: signore che avevano
problemi con i figli, mariti che avevano divorziato e non riuscivano a
mantenersi, ragazze che si fidanzavano, poi si sfidanzavano e poi ancora
si fidanzavano, ecc. Poi esistevano casi molto più gravi, ma, si sa, che
una buona parola e la preghierina non possono bastare…;
ricordo responsabili che pensavano di andare in Giappone e baciare e
abbracciare il buon Daisaku senza sapere che Egli vive più blindato di
Fidel Castro;
alte cariche che non conoscevano il significato del gongyo (e credo siano
uno su centomila quelli che sanno spiegare il gongyo leggendolo);
c’era chi si vedeva i video di Ikeda trasmessi al kaikan tutti i giorni
solo perché c’era Lui;
c’era chi non aveva mai letto il Sutra del Loto e faceva il responsabile
di capitolo;
c’era chi recitava un’ora, chi dieci minuti, chi faceva daimoku prima, chi
dopo, chi recitava parlando al telefonino o mandando sms, chi andava al
kaikan e recitava guardandosi il cappotto o consultando l’agendina, c’era
chi recitava guardando solo chi entrava e chi usciva: insomma, un bello
svacco;
c’era chi frequentava i gruppi per le pubbliche relazioni, chi per trovare
moglie o marito, chi perché non aveva altro da fare, chi perché era ‘fico’
il Giappone, chi perché gli piaceva Toshiro Mifune;
c’era chi recitava per dare gli esami, e alla fine ha smesso (sia di dare
esami che di praticare);
c’era chi spiegava il gosho ma neanche l’aveva letto;
c’era chi donava allo zaimu cinquanta euro e chi l’intero stipendio (“che
tanto poi ti ritorna decuplicato” – lo zaimu come il Pozzo di San
Patrizio);
c’era chi vedeva ‘benefici’ in tutto, anche in una giornata di sole;
c’era chi prendeva per oro colato tutto ciò che le riviste della Soka
pubblicavano ecc. ecc.

Insomma, la maggior parte gente che vagava a zonzo con la propria ‘anima’
in balia dell’Ignoranza e senza voglia di pensare troppo.

Per cui mi sembra logico che molti (quasi tutti) non conoscano la realtà
delle cose.


Per comprovare il fatto che Voi, o i vostri amici membri della Soka Gakkai
non siete/sono degli Ignoranti, mi permetto di sottoporvi o sottoporli ad
un piccolo test:

Test di Ignoranza Per i Membri della Soka Gakkai

*Mettete una ‘x’ o sottolineate la risposta giusta. Il tempo per ogni
risposta è di 15 secondi.


1) Per acquistare una villa unifamiliare con piscina, garage e sala hobby,
quanti minuti di daimoku si devono recitare al giorno?
a) Non più di 60; b) Non più di 120; c) 180; d) Più di due ore e mezza, ma
solo prima della colazione

2) Quale carica ricopre oggi Daisaku Ikeda all’interno della Soka Gakkai?
a) Imperatore; b) Amministratore Unico; c) Buddha; d) Sommo Pontefice

3) Nella famosa partita di poker dell’aprile del 1991, giocata a Tokyo nel
quartiere di Asakusa, in cui Nikken Abe e Daisaku Ikeda si giocarono le
sorti della Soka Gakkai, Nikken Abe vinse con:
a) Poker d’assi; b) Scala Reale; c) aumm’ aumm’; d) Asso nella manica del
kimono con conseguente tris contro il poker fasullo dello stesso seme di
Daisaku.

4) Cos’hanno in comune Tamotsu Nakajima e Mitsuhiro Kaneda?
a) La moglie; b) Il conto in banca; c) Il karma; d) La faccia

5) La Nichiren Shu è:
a) Un piatto turistico di Sado a base di zuppa di pesce e spaghetti di
soya; b) La casa di Nichiren a Tokyo; c) La sorella di Nichiren; d) Il
cugino di Shoshu.

6) Komeito è:
a) Il fratello di Hirohito; b) Pompe funebri giapponesi; c) Una burla di
un danto; d) Il braccio armato della Soka Gakkai

7) Che differenza c’è tra un Bodhisattva della Terra, un Bodhisattva
Maitreya e un Buddha Originale?
a) Nessuna; b) Quelli della Terra sono i membri della Soka, gli altri non
lo so; c) Il Buddha Originale credo sia Siddharta o forse il Piccolo
Buddha, quello della Terra forse è Ikeda; d) Il Maitreya non esiste perché
non c’è nel Gongyo.

Le risposte e il punteggio – credo – nel prossimo numero de “I Furbetti
del ‘Gohonzino’”.

Fate circolare, grazie.

s.


Sperando in nuovi vostri importanti contributi, vi rinnovo i miei più
cordiali saluti ricordandovi gli indirizzi web in cui la fantastica
discussione è in atto:


http://www.janula.it/gente/forummostra.php?cod=33

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?p=6859767

http://sokagakkai.splinder.com/post/13446097#comment-42072639

http://www.nntp.it/cultura-religioni-buddhismo/

http://www.giapponegiappone.it/index...=292580#292580
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pascoloveritiero
2008-02-19 00:25:46 UTC
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I FURBETTI DEL ‘GOHONZINO’
Quinta Parte

Cronaca Ordinaria di un Sokaista Qualunque
Sottotitolo: Non Ci Resta Che Piangere


Mario Amodio è un sokaista. Uno qualunque.
Vive in una grande città. E’ un professionista, libero. E’ un
‘praticante’, libero. E’ un benpensante, libero. Mario Amodio si dice
essere interessato al sociale. E ci crede. Dice di tenere a cuore il
destino e la pace del mondo tutto. E ci crede.
Mario Amodio è buono. Tanto buono. E crede che gli altri ci credano.
Lui è buddista. E ci crede. E crede che anche gli altri ci credano.
Lui è spirituale, e più o meno ci crede. E crede che anche gli altri più o
meno ci credano.
Mario Amodio è membro della Soka Gakkai Internazionale.
Mario Amodio in quanto associato alla Soka Gakkai Internazionale si
professa persona buona, benpensante e pacifista. Lui ci tiene che anche
gli altri possano finalmente condividere la sua ‘fede’, perché gli hanno
insegnato che la sua fede è la migliore, la sua fede è superiore a tutte
le altre, la sua fede non conosce barriere e non conosce limiti ed è
immensamente più ‘efficace’ di tutte le altre, perché la sua fede è stata
‘disegnata’ per la gente di oggi, per la gente comune, per la massa. La
sua fede è accessibile a tutti. La sua fede finalmente non è solo
prerogativa del ‘clero’, bensì chiunque ne può usufruire e raggiungere
l’’illuminazione’, anche in poco tempo, se la fede è ‘forte’.
Mario Amodio ne è convinto. Anzi. Mario Amodio lo sa, e lo può dimostrare.
Lui ‘pratica’ ogni giorno. Pratica per due ore. Recita il Daimoku e legge
il Gongyo, davanti al Gohonzon. Mario Amodio è riuscito a superare la sua
dipendenza dall’alcol, è riuscito a laurearsi, è riuscito a sposarsi, è
riuscito ad avere dei figli. Ora ha un buon lavoro, guadagna bene. Ha una
bella macchina, una bella moglie, dei figli forti. Tutto grazie alla
pratica del suo Daimoku. Tutto grazie agli insegnamenti della Soka Gakkai.
Tutto grazie al maestro Nichiren Daishonin, ma soprattutto grazie a
Daisaku Ikeda che è riuscito a rendere comprensibili gli scritti del
maestro e li ha saputi adattare al mondo di oggi.
A Mario Amodio tutto questo sta bene. Lui ora sta bene. Forse non ce
l’avrebbe fatta senza la Soka Gakkai, anzi ne è quasi sicuro. Tutti i suoi
obiettivi sono stati raggiunti. Mario Amodio è grato e ormai debitore a
vita verso la Soka Gakkai.

Mario Amodio conosce per sentito dire tutte le critiche mosse alla sua
fede. Mario Amodio non le ascolta perché sa che non sono vere. Che non
possono essere vere. Mario Amodio ha ottenuto solo ‘benefici’ recitando e
frequentando la Soka Gakkai. Sarebbe paradossale se veramente le accuse
rivolte alla sua scuola e al suo maestro fossero vere. Quindi Mario Amodio
decide di non sentire e di non vedere, e di continuare per la sua strada,
la quale sempre lo ha aiutato. Che ha aiutato lui e anche altri. Qualcuno
non è riuscito a risolvere quasi niente, ma è solo un problema loro; non
hanno avuto abbastanza tempo per recitare, non hanno recitato abbastanza,
non hanno avuto abbastanza fede, non hanno studiato abbastanza. Quindi è
normale. Mario Amodio non ascolta, perché non può ascoltare, chi gli dice
che è normale evolvere e migliorare la propria situazione personale se ci
si concentra giorno dopo giorno sulla stessa cosa, sugli stessi obiettivi,
e che statisticamente qualcuno ce la fa e qualcun altro no, o comunque
meno.
Ma Mario Amodio ormai non ascolta più. Non sente più. Mario Amodio è
caduto nella ‘Trappola’: è oramai troppo concentrato su se stesso, sui
suoi obiettivi, sugli insegnamenti del suo maestro che gli possono portare
sempre più ‘benefici’, sempre più risultati. Visibili.

Mario Amodio in fondo sa che la sua scuola ‘gioca sporco’. Che la Soka
Gakkai gestisce denaro, che la Soka Gakkai è molto ricca, che la Soka
Gakkai ha un’influenza politica ed economica non indifferente. Sa che il
potere della sua scuola e del suo maestro è spaventosamente forte ed
influente. Sa che la Soka Gakkai ha il suo partito politico nel parlamento
giapponese. Sa che il partito della sua scuola sta cercando di cambiare la
costituzione giapponese per riarmare il neutrale Giappone. Sa che la Soka
Gakkai ‘sfrutta’ gli adepti per guadagnare, per trarne profitto. Sa che
molte cose all’interno non sono chiare e forse non verranno mai chiarite.
Sa che la gestione fa spesso acqua da tutte le parti. Sa che i giochi di
potere sono molto forti. Sa che le poste in palio sono molto alte. Sa che
le traduzioni sono spesso inattendibili. Sa che le polemiche con la
Nichiren Shoshu non sono mai state rese pubbliche.
Lui sa già tutte queste cose. Ma a Mario Amodio sta bene così. Lui ha
avuto più o meno ciò che voleva, e forse continuando ad avere ‘fede’ potrà
avere anche di più. Perché lui ‘prega’ per la pace nel mondo, per il suo
maestro, per se stesso e la sua famiglia, e la Legge di Causa ed Effetto
lo sta premiando e lo premierà ancora.
E poi, ciò che succede in Giappone non è affar suo. Il Giappone è lontano.
L’Italia è un’altra cosa. Tutta la Soka Gakkai Internazionale è altra
cosa: ognuno lavora per sé, e si fa i fatti suoi, e soprattutto non
giudica, ché sporca il Karma.

Qualcuno lo accusa di qualunquismo, di essere ignorante, di fare il furbo,
ma a lui non importa. Mario Amodio è troppo preso da se stesso. Mario
Amodio combatterà fino alla fine. Per se stesso.
Per lui, la sua famiglia, la sua scuola, il suo maestro. “Gli altri non
capiscono nulla”; “Gli altri non hanno provato la Fede”; “Gli altri sono
vittime di ‘Mappo’”; “Siamo nell’Ultimo Giorno della Legge e devo essere
forte”.

Mario Amodio non si fa più domande.
La ‘droga’ della Soka Gakkai ormai lo ha reso totalmente succube di se
stesso.
Lo ha reso principalmente servo del suo ego.


Benvenuto, Mario Amodio, nella Trappola di Mappo.


s.


* Il nome Mario Amodio è inventato.
--
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pascoloveritiero
2008-02-19 06:01:17 UTC
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Fonte: Reuters

http://www.reuters.com/article/pressRelease/idUS130964+17-Jan-2008+PRN20080117

17 Gennaio 2008
I RAPPRESENTANTI DELLA SOKA GAKKAI ESPONGONO LE PRIORITA' AL NEW KOMEITO

TOKYO, 17 Gennaio /PRNewswire/ -- Il partito New Komeito e l'associazione
buddista Soka Gakkai, sua principale sostenitrice, si sono incontrati per
un meeting ufficiale il 17 Gennaio nella sede centrale del partito a
Shinjuku.

Tra i partecipanti il segretario generale del New Komeito Kazuo Kitagawa,
il consigliere politico Tetsuo Saito, il vice direttore generale della
Soka Gakkai Koji Harada e il consulente Divisione Donne Ikuyo Sakaguchi.
Durante la sessione straordinaria della Dieta il New Komeito ha introdotto
i risultati conseguiti:

-- L'aver impedito la realizzazione di una legge che avrebbe aumentato le
spese per l'assistenza sanitaria a carico degli anziani.

-- L'essersi impegnati per una revisione della Legge sui Fondi Politici al
fine di richiedere un rendiconto riguardo alle spese sostenute.

-- L'aver preso l'iniziativa riguardo ad una legislazione che permetta
sollievo a coloro che soffrono di epatite a causa di prodotti medicinali
contaminati.

Riguardo alle prossime elezioni della Casa dei Rappresentanti, il partito
ha espresso la sua determinazione nell'essere pronto in ogni momento per
un'elezione e di dare il massimo per raggiungere la vittoria.
I rappresentanti della Soka Gakkai hanno chiesto al partito di:

1. Fornire maggiori informazioni al pubblico sulla propria direzione
politica e i propri obiettivi.

2. Cercare di giocare un ruolo fondamentale per la crescita di consenso
tra i partiti di governo e l'opposizione nella prossima suddivisione della
Dieta.

3. Compiere il massimo sforzo per promuovere i reali interessi della gente
al fine di divenire difensore principe dei deboli nella società giapponese.

La Soka Gakkai ha poi posto domande riguardo ai piani del partito
concernenti l'individuazione delle iniquità geografiche per l'assistenza
sanitaria e i suoi compiti d'impiego.
Il New Komeito ha ribadito il suo impegno nell'individuare le gravi
carenze delle pratiche mediche nelle aree rurali. Uno dei propositi è
quello di incoraggiare le scuole mediche nel dare priorità di alloggio
agli studenti che desiderano lavorare come dottori negli ospedali nelle
suddette regioni dopo la laurea.
Il partito ha anche confermato la sua intenzione di aiutare a stabilizzare
le modalità d'impiego aumentando il salario minimo, cercando di migliorare
le condizioni di lavoro delle donne, dei giovani e degli anziani
attraverso la revisione della Legge sugli Standard sul Lavoro.

Inoltre, i rappresentanti della Soka Gakkai hanno espresso preoccupazione
riguardo all'impatto sociale causato dall'alto prezzo del petrolio e alla
mancata gestione delle pensioni, e hanno chiesto al partito di agire in
merito in maniera appropriata.

Le riunioni ufficiali tra il New Komeito e la Soka Gakkai si tengono
almeno due volte all'anno.

www.sgi.org
FONTE Soka Gakkai International

Joan Anderson, Office of Public Information of Soka Gakkai International,
+81-3-5360-9482, or Fax: +81-3-5360-9885
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pascoloveritiero
2008-02-22 14:46:48 UTC
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Reuters, da The Financial Express, Regno Unito
31 Agosto 2005
www.financialexpress.com

SOKA GAKKAI:
IL PRAGMATISMO POLITICO GUIDA LA SETTA BUDDISTA GIAPPONESE

TOKYO, 31 Agosto – Sono pacifisti che ritengono la preghiera uno dei
fondamenti della loro vita, ma, per le elezioni generali che si terranno
nel paese l’11 di Settembre, i membri della setta buddista giapponese
maggiormente attiva politicamente ritengono che il pragmatismo venga prima
dei principi religiosi.

La Soka Gakkai, i cui membri hanno dato vita al New Komeito, il nuovo
alleato nella coalizione di governo del Primo Ministro Junichiro Koizumi,
ritiene di rappresentare più di otto milioni di sostenitori.

Sebbene il partito e la setta si siano separati nel 1970, la maggioranza
rimane fedele al New Komeito e quando il partito non propone un candidato
essa tende a seguire le indicazioni della setta.

In pratica, ciò significa votare per il Partito Liberal Democratico di
Koizumi malgrado i timori circa il progetto dell’LDP di modificare la
costituzione pacifista giapponese e circa le visite di Koizumi al tempio
di Yasukuni per i caduti nelle guerre, considerato simbolo del passato
militarismo giapponese.

“La sfera politica è alquanto diversa da quella religiosa”, sostiene il
responsabile per la pubblicità Mitsutoshi Narita, uno dei diversi membri
(della Soka Gakkai, NdT) che si sono radunati per parlare dentro una
stanza per i meeting con tatami di Tokyo dominata da un grande altare
buddista nero.

“La politica, perché le cose siano portate a termine, richiede dei
compromessi. Ritengo di non poter affermare con esattezza che affiancare
l’LDP sia la scelta migliore, ma posso dire sia una tra le migliori”, dice
il trentaseienne agente pubblicitario.

Molti dicono che l’influenza del New Komeito nella coalizione dominata
dall’LDP abbia portato ad un cambiamento più che necessario rispetto alla
legislazione sociale.

“Come casalinga, invio spesso messaggi al nostro parlamentare del Komeito
riguardanti i problemi della gente e su come vorremmo intervenire”, dice
Chieko Kubota, madre trentottenne di due figli. “Attraverso l’LDP abbiamo
la sensazione che il nostro messaggio arrivi a destinazione”, dice
riferendosi agli assegni per il sostentamento dei figli e all’assistenza
sanitaria gratuita per i bambini come esempi di una buona politica
sociale.

Pacifismo Diviso

La questione Yasukuni è particolarmente sentita dalla Soka Gakkai, dato il
suo collegamento con la religione Shinto di stato usata per giustificare
il militarismo giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale.

Tsunesaburo Makiguchi, che fondò il gruppo nel 1930, morì in prigione nel
1944 dopo essere stato incarcerato per essersi opposto allo Shinto imposto
dal governo.

“Yasukuni è una questione gravosa”, dice Narita.

“Non sono assolutamente a favore di Yasukuni. Ho molti amici cinesi.
Pensando alla posizione che il Giappone occupa nel mondo non vedo come
essa possa considerarsi una cosa positiva”.

Il principale oppositore, il Partito Democratico Giapponese (DPJ), ha
promesso di costruire un monumento commemorativo secolare alternativo,
cosa che i membri della Soka Gakkai ritengono necessaria per migliorare le
relazioni con l’Asia. Ma il DPJ non attrae il sostegno della Soka Gakkai.

“Sembra stiano uniti solo per ottenere potere”, dice del DPJ Mitsuteru
Hikasa, cinquantacinquenne addetto alla sicurezza, che è formato da vecchi
membri dell’LDP, un tempo socialisti e da giovani legislatori
conservatori. “Se dovessero vincere c’è pericolo che si dividano”.

All’apparenza, L’LDP macchiato di scandali e il New Komeito, letteralmente
“Partito dell’Onestà di Governo”, risultano bizzarri alleati.

Sono stati a lungo rivali accaniti, e il predecessore del New Komeito
(Komeito) è stato nel 1993 membro della coalizione di governo, al potere
per un periodo piuttosto breve, oppostasi all’LDP.

Alcuni commentatori sostengono che il Komeito si sia all’epoca alleato con
la speranza di riuscire a proteggere lo stato di esenzione dalle tasse dei
gruppi religiosi, inclusa la Soka Gakkai.

In settembre l’LDP avrà ancora bisogno del supporto del New Komeito per
vincere le elezioni nella Lower House.

Koizumi ha affermato di puntare sulla coalizione bipartitica perché si
possa raggiungere una maggioranza di minimo 241 seggi su 480. Attualmente
il New Komeito conta 34 legislatori nella Lower House.

http://www.religionnewsblog.com/12116/political-pragmatism-guides-japan-buddhist-sect


Eccoci: Sì, articolo un po’ datato ma ulteriormente illuminante.
Riconnettendoci ad oggi e a questo strano paese, la connection
Komeito-Soka Gakkai è un po’ come la Lega nella Casa delle Libertà, è un
po’ come Mastella nel centro-sinistra, è un po’ come De Mita nel Partito
Democratico, è un po’ come Aida Yespica in Forza Italia, è un po’ come il
Buddismo alla soya della GS, è un po’ come la nutella sul salame di
Milano, è un po’ come la Salerno da Bere, è un po’ così, come dire… “Sono
una donna, non sono una santa. Ho paura, non sono una santa…”? Anche
perché “Sono una Budda, non sono una don”, suonava male.
Con tutto il rispetto, saluti in massa

s.

Sondaggio:
FateCi sapere come preferireste chiamare il prossimo numero de “I Furbetti
del ‘Gohonzino’”.
a) Buddha Connection; b) Sotto a chi Toda; c) Niente di nuovo sotto il
Butsudan; d) Komeito è subito tornato.
Ringraziamo sentitamente per gli interventi, i suggerimenti, gli appoggi
morali, quelli scritti, gli insulti, le maledizioni, le imprecazioni
cosmiche et universali, e chi più ne ha più ne metta, su:

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=389346&page=7

http://www.giapponegiappone.it/index.php?option=com_fireboard&Itemid=26&func=view&id=166567&catid=31&limit=10&limitstart=10

http://www.janula.it/gente/forummostra.php?cod=33&offset=0

http://www.riflessioni.it/forum/spiritualita/12341-buddhismo-della-soka-gakkai-i-furbetti-gohonzino.html

http://www.newsland.it/nr/browse/it.cultura.religioni.buddhismo/index.html

http://sokagakkai.splinder.com/post/13446097#comment-42885371

http://lnx.contro-mano.net/?p=98

http://sinngail.blogspot.com/2006/12/sette-travestite-da-religione-allarme.html

http://www.nntp.it/cultura-religioni-buddhismo/972996-il-buddhismo-della-soka-gakkai-i-furbetti-del-gohonzino.html
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amalric
2008-02-23 07:31:10 UTC
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Post by pascoloveritiero
euters, da The Financial Express, Regno Unito
31 Agosto 2005
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IL PRAGMATISMO POLITICO GUIDA LA SETTA BUDDISTA GIAPPONESE
TOKYO, 31 Agosto – Sono pacifisti che ritengono la preghiera uno dei
fondamenti della loro vita, ma, per le elezioni generali che si terranno
nel paese l’11 di Settembre, i membri della setta buddista giapponese
maggiormente attiva politicamente ritengono che il pragmatismo venga prima
dei principi religiosi.
YAWN!

Am.
pascoloveritiero
2008-02-26 14:05:47 UTC
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Giappone - 06.7.2007

Giappone, potere occulto

Dietro le dimissioni del ministro dell'Agricoltura, la propaganda di una
setta religiosa

Oscuri retroscena. Dopo il suicidio del ministro dell'Agricoltura avvenuto
due settimane fa, l'esecutivo del Premier giapponese Shinzo Abe subisce un
secondo, pesante contraccolpo: le dimissioni di Fumio Kyuma, titolare
della Difesa. La terza cattiva notizia, a pochi giorni dalle elezioni del
Senato, è che gli indici di popolarità della coalizione conservatrice,
sono in caduta libera: 30 percento, secondo gli ultimi sondaggi. Le
dimissioni di Kyuma, apparentemente scaturite dall'indignazione popolare -
e politica - seguita al suo commento sui bombardamenti di Hiroshima e
Nagasaki ("non potevano essere evitati"), sono invece la conseguenza di
un'azione di lobbying da parte di un partito politico, il Komeito, alla
vigilia del rinnovo del ramo più importante della Dieta nipponica. Una
pressione che fa leva sulla propaganda e sul populismo. E che svela
inquietanti e oscuri retroscena.

Facciamo un passo indietro. La coalizione del Primo ministro Abe è formata
dal Partito Liberaldemocratico e dal Komeito, formazione germinata nel
1964 da una setta religiosa buddhista, e diventata negli anni la sua
vetrina. Tale setta si chiama Soka Gakkai. Esponenti politici del Komeito,
dai quadri ai semplici impiegati, sono tutti membri della setta,
nonostante il partito sia formalmente separato da essa. Alla guida della
Soka Gakkai è l'uomo che l'Asia Week Magazine ha piazzato al
diciannovesimo posto tra i più potenti dell'Asia. Si chiama Daisaku Ikeda.
Il suo punto di forza: 12 milioni di adepti (tra i quali gli 8 milioni di
elettori del Komeito), amicizie influenti e frequentazioni dei maggiori
leader mondiali, anche alcuni tra i più discussi e controversi, come
Noriega, Ceausescu, Castro. La principale finalità della Soka Gakkai
('società per la creazione di valori', in giapponese) è quella di
"perseguire la pace come ideale". La setta, la cui base è attualmente il
ceto medio-basso (e le casalinghe in particolare), ebbe particolare
successo nel dopoguerra, quando cominciò a offrire aiuto materiale e
morale agli agricoltori spossessati delle loro terre, ai disoccupati, ai
reduci dei bombardamenti. Fondata su un sistema di ideali genuini, la
Gakkai si è via via trasformata, attirando su di sé critiche e denunce,
soprattutto da quando è diventata la 'creatura personale' del
padre-padrone Ikeda. Il guru, o 'sensei' ('maestro'), ultra-settantenne,
trascorre il suo tempo viaggiando e professando una filosofia intrisa di
messianesimo e pacifismo, nonostante i suoi seguaci non abbiano - in più
occasioni - disdegnato la violenza quando occorreva mettere a tacere gli
oppositori politici o religiosi. Più di 10 anni fa, membri della setta
attaccarono la sede della corrente buddhista antagonista Nichiren Shoshu
con bombe e torce. I detrattori della Soka Gakkai dicono che i suoi membri
vengono minacciati di finire all'inferno, se criticano o abbandonano la
Gakkai. Equivalente buddhista di un Esercito della Salvezza - innegabile
l'attività umanitaria e di sostegno economico alle fasce più bisognose
della popolazione - il suo patrimonio è valutato dai più informati sui 60
miliardi di euro.

Mani legate. E' stato il partito Komei a chiedere ufficialmente ad Abe le
dimissioni del ministro della Difesa a causa delle sue esternazioni. Il
Komei fa parte del governo nonostante l'articolo 20 della Costituzione
sancisca la netta separazione tra attività politica e attività religiosa.
E, nonostante i suoi propositi pacifisti, il partito ha votato a favore
dell'invio di 500 soldati giapponesi in Iraq e del progetto dell’esecutivo
di riarmare il paese con due disegni di legge atti alla ristrutturazione
dell’apparato militare. Oggi, per non patire una disfatta alle elezioni
del 29 luglio, il Premier nipponico non può che affidarsi alla capacità di
mobilitazione dei militanti della Soka Gakkai.

Luca Galassi

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pascoloveritiero
2008-02-27 17:57:32 UTC
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APPUNTO

Lungi da me nel prendere parte politica ad una discussione che va ben al
di là della politica stessa. Non sono interessato in questo momento della
mia vita, in questo momento pre-elettoralmente italiano, a schierarmi da
una parte o dall’altra.
Il mio interesse politico si equivale a quello religioso e metafisico.
Mi schiero dalla parte della ricerca, dalla parte della discussione, dalla
parte della dialettica, che si ostina, anche in modo testardo, a ricercare
la verità, finché l’illusione di poterla raggiungere sfiorandola rimarrà
viva dentro. Cercando di agire con quel poco di onestà morale ed
intellettuale rimastami.

Detto questo, posso dire, in fondo, di essere dispiaciuto.
Dispiaciuto per non essere stato contraddetto in maniera convincente sulle
tesi portate avanti e tuttora vigorosamente sostenute.
Sono dispiaciuto per aver abbandonato i compagni di spirito della Soka
Gakkai nella loro bonaria ignoranza, nella loro bonaria ricerca, nella
loro bonaria onestà, nella loro penosa debolezza.
Ma, credetemi, null’altro ho potuto fare.

Voglio ricordare che le cose fin qui dette sono vere.
Sono vere perché conosco la realtà italiana della Soka Gakkai.
Sono vere perché conosco la realtà giapponese della Soka Gakkai.
Ho conosciuto belle persone durante la mia esperienza. Persone “impegnate”
per una “giusta causa”. Persone belle dentro. Gente che aveva un “moto
divino” dentro da esprimere attraverso la preghiera ed il “retto
comportamento”. Sì, lo dico e lo devo ammettere.

Ma per me da tempo è giunto il momento di dire no. Di dire no ai falsi
profeti. Di dire no a coloro che hanno approfittato della mia buona fede e
che continuano a farlo con i più impegnati e con i più poveri di spirito.
È giunto il momento di insorgere contro l’ipocrisia e contro l’arroganza
del potere.

Il Giappone non è lontano dall’Italia. Il Giappone è presente anche in
Italia. Amo il Giappone per ciò che rappresenta e ha rappresentato. Per
motivi che non starò in questa sede a spiegare.

Come è successo altrove e sta succedendo, il Giappone si sta rafforzando
militarmente a causa delle ultime vicende internazionali. Il punto è che
“sta approfittando” per riarmarsi in modo allarmante e sta spingendo –
cosa già successa – per ricoltivare nel paese lo spirito nazionalistico e
patriottistico. Come ripeto non voglio tessere considerazioni politiche.
Non mi interessa.
Ma, ho fatto parte di un movimento religioso il cui scopo sarebbe quello
di portare la pace in tutto il mondo e tale movimento sta remando
esattamente dalla parte opposta.
Non ho paura ancora per l’Italia, è vero i membri non sono poi così tanti,
ma ho paura e sono preoccupato per ciò che la Soka Gakkai sta diffondendo:
odio, arroganza e rancore.
E voi, voi membri, che “ci state ancora dentro”, lo sapete meglio di me.
Pensateci bene.

Non ho quasi mai risposto alle vostre “contro-prove”. Sapevo già quello
che mi avreste risposto. Non chiedo che facciate di meglio, chiedo solo
che ricerchiate la verità, che facciate luce dentro di voi e fuori.

Una persona che diventa membro non fa che rafforzare ciò che sta avvenendo
in Giappone. Ogni nuova persona che richiede un Gohonzon non fa che
alimentare tale tipo di tendenza sotterranea alla violenza. Ogni nuovo
Gohonzon della Soka Gakkai va contro ogni elementare pacifismo.
Perché la Soka Gakkai di Tokyo controlla ogni paese, ché in ogni paese i
vertici che prendono decisioni sono giapponesi. Tutto parte dal Giappone,
e il Giappone – che lo vogliate pensare, vedere o meno – sta remando
contro il pacifismo. Quando dico Giappone, intendo la Soka Gakkai
giapponese e il suo coinvolgimento nella politica, e il suo coinvolgimento
nelle istituzioni, nell’economia di mercato, e, come se non bastasse, fin
dentro lo spirito umano. Vostro.

Voi che avete investito anni, che avete investito risorse, volontà e
tempo, siete stati presi in giro. Ci sarà tempo per recuperare. Il tempo
c’è sempre. Potete non credere a quello che dico, potete non credere ai
giornali, potete non credere a ciò che i commentatori sui forum dicono
sulla dottrina, sulla politica e sull’organizzazione della Soka Gakkai, o
potete financo continuare a credere che il Daimoku risolverà tutto e
rimetterà a posto le cose. Va bene.
Ma vi chiedo, vi chiediamo tutti, di iniziare a farvi delle domande e a
pretendere anche delle risposte.
Iniziate a farlo e vedrete che l’illuminazione non è poi tanto lontana.

In pace (per ora).


s.


Consultate, e i suoi articoli correlati:

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=2&ida=&idt=&idart=7992

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=2&ida=&idt=&idart=6740
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pascoloveritiero
2008-03-04 02:54:21 UTC
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Giappone - 17.11.2006

GIAPPONE, FUTURO ATOMICO (ANCHE GRAZIE ALLA SOKA GAKKAI)
Le omico reazioni dei giapponesi di fronte alla prospettiva di 'deterrenti
nucleari' contro Pyongyang


Scritto per noi
da Fabio Ghelli

Mentre il ‘nuovo corso’ nazionalista del Premier giapponese Shinzo Abe
prevede il potenziamento dell'esercito, l'ala più conservatrice del
partito di governo, il Partito Liberal Democratico, preme per creare un
arsenale nucleare come deterrente alla minaccia nord-coreana. Quali sono
le reazioni dei giapponesi di fronte allo spettro del riarmo?

Osaka, 15 novembre 2006. Sulle prime pagine dei giornali giapponesi del 15
novembre 2006, campeggia la foto di una tavoletta dipinta raffigurante un
cavallo; l'antico ex voto, proveniente dal sagrato d'un altare scintoista,
pare racchiudere in sé il profondo legame col passato di cui il Giappone
moderno si fa spesso vanto. Accanto alla foto, un breve articolo
ripercorre concisamente l'intervista rilasciata dal neo-premier Shinzo Abe
al quotidiano Usa Washington Post in occasione dell'incontro con il
presidente George W. Bush, avvenuto il 14 ad Hanoi. Poche informazioni
essenziali: il Giappone è pronto ad attivare la propria contraerea nel
caso fossero rilevati missili in transito sul proprio territorio. "In caso
di attacco nord-coreano agli Stati Uniti - si legge nell'articolo - lo
Stato Maggiore giapponese sarebbe chiamato ad una decisione in tempi
brevissimi: nell'ipotesi che i missili in rotta verso il Pacifico cadano
in territorio nipponico, è necessario che la contraerea li intercetti
senza esitazioni". Tale presa di posizione del premier non desta
particolare sorpresa, specie se confrontata con le dichiarazioni di Abe
afferenti a una maggiore collaborazione trans-pacifica. Il fulcro della
discussione riguarda i limiti imposti dalla Costituzione giapponese (un
documento, è opportuno ricordarlo, dettato dalle forze statunitensi al
termine della Seconda Guerra Mondiale) alle possibilità di intervento
delle forze di autodifesa.

Il 'nuovo spirito' giapponese. Già il predecessore di Abe, Junichiro
Koizumi, aveva allargato le maglie del controverso "articolo 9",
autorizzando l'invio di un contingente dapprima in Afghanistan, poi in
Iraq. Stando a quanto riportato dal Washington Post, le intenzioni di Abe
vanno ben oltre la misura di semplici forzature: il premier ha infatti
parlato della precisa volontà di istillare un "nuovo spirito" nel Giappone
contemporaneo, giungendo ad approntare un nuovo testo costituzionale che
consenta al paese di potenziare il proprio apparato di difesa. Da tempo
ormai il governo statunitense sta esercitando pressioni su Tokyo per
ottenere una revisione dell'articolo 9 tale da garantire la costituzione
di un forte baluardo difensivo nei confronti delle "nuove minacce
asiatiche"; l'amministrazione Bush ritiene in particolare di dover
"delocalizzare" parte del proprio scudo difensivo, utilizzando l'alleato
nipponico come argine strategico alle minacce provenienti dal quadrante
estremo orientale.

I requisiti minimi per la difesa del Paese.
La polemica internazionale suscitata dai test nucleari nord-coreani, in
particolare, ha offerto nuovi argomenti a chi, sulle due sponde del
Pacifico, ritiene che i tempi siano maturi per uno "svezzamento" del
Giappone dall'egida di Washington. L'ala conservatrice del Partito Liberal
Democratico è giunta a chiedere l'apertura di un dibattito parlamentare
sul tema dello sviluppo nucleare del Paese, sostenendo che l'unico
deterrente efficace contro la politica aggressiva di Pyongyang è un valido
arsenale atomico. Per quanto Abe si sia mostrato finora ostile ad una
discussione pubblica del problema, il numero due del suo governo, Yasuhisa
Shiozaki, è tornato recentemente ad affermare che simili misure potrebbero
rientrare nei "requisiti minimi per la difesa del paese" previsti dalla
Costituzione. Se, da un lato, l'opinione pubblica mostra di considerare
seriamente la minaccia posta dai vicini nord-coreani, dall'altro l'ipotesi
di un'apertura al nucleare si scontra con un atavico terrore nei confronti
del palese richiamo alla tragedia di Hiroshima e Nagasaki. Le reticenze di
carattere storico si attenuano tuttavia nelle nuove generazioni, per le
quali lo spettro della "pioggia sporca" ha da tempo assunto i connotati di
un mito.

Nucleare e propaganda. "La minaccia posta dalla Corea del Nord - dice ad
esempio Yuko, 25 anni, insegnante di danza - deve essere presa con la
massima serietà. Per quanto sia difficile ammetterlo, l'idea di dotarsi
d'un sistema di difesa efficace appare sempre più una possbilità concreta
per tutelare la sicurezza del Giappone". "Un crescente numero di persone -
commenta Masaki, 30 anni, ricercatore universitario - vede in uno sviluppo
nucleare l'unica risposta possibile all'attuale minaccia; è facile -
aggiunge - riscontrare un'opinione favorevole ai progetti di
militarizzazione nella popolazione giovanile, dal momento che questa è del
tutto estranea all'esperienza della guerra e quindi più sensibile alla
propaganda neo-nazionalista". Di parere diverso appaiono i figli del
"boom" economico: Sueko, 56 anni, direttrice di una scuola di lingue,
parla di una "memoria viva": "E' impossibile pensare alla costruzione di
una bomba atomica in Giappone: il ricordo di Hiroshima è ancora troppo
forte; l'America dovrebbe avere un occhio di riguardo per la tragedia che
ci ha colpito". Ancora più decisa è l'opinione di Jinan, 54 anni,
operatore sociale: "Il Giappone ha bisogno d'un arsenale nucleare?
Partiamo anzi dal presupposto che nessun Paese al mondo dovrebbe possedere
simili strumenti di distruzione".

"Contrario allo sviluppo nucleare". "Non è che propaganda - esclama
Cocoro, 24 anni, studentessa di sociologia -, ad ogni ora del giorno
veniamo informati dalla televisione su cos'ha mangiato a pranzo e a cena
Kim Jong Il. Il governo ha addirittura diffuso una circolare per
incoraggiare la rete nazionale Nhk a trasmettere un maggior numero di
servizi sulla Corea del Nord. La deriva nazionalista del Paese - conclude
con amarezza - sta assumendo dimensioni preoccupanti: non dubito che
arriverebbero a mettere in campo anche l'atomica se questo servisse alla
politica terroristica di Abe e soci". "Il problema è serio - dice Toyooka,
23 anni, laureando in letteratura - il Giappone è circondato da potenze
atomiche: Russia, Cina, e adesso anche la Corea del Nord. E' ovvio che in
questa situazione il paese non è al sicuro. Se avessimo la bomba atomica,
questo servirebbe di certo a ristabilire un certo equilibrio. Detto questo
- aggiunge dopo una pausa - il Giappone è l'unico Paese ad aver conosciuto
l'esperienza d'un bombardamento atomico. Io vengo da Hiroshima, i miei
nonni hanno visto quello che è successo: l'orrore della distruzione e
l'infamia delle discriminazioni sono nel cuore di ognuno che venga da
laggiù. Per questo sono contrario ad ogni forma di sviluppo nucleare."

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=2&ida=&idt=&idart=6740


Rieccoci:

Orbene. Cerchiamo di ricapitolare brevemente i fatti. Sia ormai chiaro che
il partito New Komeito è emanazione politica diretta della Soka Gakkai
giapponese. Sia chiaro che la SGI (Soka Gakkai Internazionale) è
emanazione diretta della Soka Gakkai giapponese (perché l'abbiamo già
detto, ripetuto e dimostrato).
Rimangono da chiederci alcune cose fondamentali:

La Soka Gakkai è sulla carta un movimento laico-religioso pacifista. Da
anni si batte per la pace nel mondo e la sua principale attività è quella
di promulgare la pace e la fratellanza tra tutti gli esseri umani
attraverso Kosen-rufu (vedi:
http://www.sgi-italia.org/buddismo/kosenrufu.html).
Ma, per forza di cose, ciò dovrebbe apparire a tutti molto più che
contraddittorio.

Premettendo che, il partito Komeito è da sempre considerato un partito
nazionalista da tutta la stampa e non solo, da qualche anno appartiene
alla coalizione bipartitica di governo capeggiata dal Partito
Liberaldemocratico giapponese. In sintesi il New Komeito e il partito
Liberaldemocratico capeggiano il Giappone.

Cos'ha fatto fino a oggi la coalizione bipartitica formata dal partito
Liberaldemocratico e dal New Komeito (il partito politico della Soka
Gakkai)? (Premettendo che qualche commentatore sostiene che il New Komeito
si sia alleato al Partito Liberaldemocratico di destra per riuscire a
continuare a non pagare le tasse, cosa che il Partito Liberaldemocratico
si è impegnato a fare per tutte le associazioni religiose)
Fino ad ora è vero che apparentemente il New Komeito, dietro strettissimo
consiglio della Soka Gakkai, si è sempre impegnato nel sociale, ma,
fattivamente e molto praticamente, essendo alleato del Partito
Liberaldemocratico [e di conseguenza, potente sostegno della coalizione di
destra al potere (il New Komeito conta otto milioni di elettori e ha 34
deputati-legislatori nella Camera dei Rappresentanti), in più è il partito
chiave che è servito alla destra per mantenere il potere, senza il quale
avrebbe preso il sopravvento il DPJ, il Partito Democratico Giapponese,
come avvenne nel lontano 1993], ha appoggiato la sua stessa coalizione
nelle visite al Tempio Yasukuni, simbolo del militarismo Shinto che è
costata la vita allo stesso Makiguchi, ha sostenuto la campagna di riarmo,
l'invio di 500 militari in Iraq, l'impegno a modificare la costituzione
giapponese, ha appoggiato la campagna per il negazionismo storico e ha
introdotto il neo-patriottismo nazionalistico.
Cercando di imitare ogni buon informatore imparziale, non è nell'interesse
di nessuno entrare in merito a considerazioni politiche.
E' che saltano all'occhio incredibili paradossi etico-politico-religiosi.

Come mai il New Komeito, diretta emanazione politica della Soka Gakkai
Internazionale, invece di opporsi a tali impegni ed attività, in teoria
secondo la sua visione etica "criminose", continua ad appoggiare il
Partito Liberaldemocratico e a favorire direttamente tale ideologia e
comportamento politici?
Per introdursi nel potere politico e riuscire nel modo migliore a
diffondere Kosen-rufu? Troppo poco.
Per opporsi al Partito Democratico formato da giovani legislatori poco
esperti e da ex membri del Partito Liberaldemocratico corrotti? Ancora
troppo poco.
Per far capire al Partito Liberaldemocratico quanto non sia giusto
riarmarsi, sostenere tesi nazionalistiche ed aumentare la nuclearizzazione
del paese? Troppo, troppo poco.
Le considerazioni le lascerei a voi.

Per di più non si capisce perché il New Komeito, che dovrebbe pensare alla
pace più di ogni altra istituzione od organizzazione in Asia, non si
opponga al Partito Liberaldemocratico, al potere da sempre, e non si allei
al Partito Democratico, il quale, com'è ovvio che sia, da sempre sostiene
tesi pacifiste, e, che, oltretutto, avrebbe proposto di edificare un
tempio aternativo allo Yasukuni.
C'è da dire inoltre che se il partito New Komeito si rialleasse con il
Partito Democratico non avrebbe più tutta quella serie di privilegi che
ora detiene.

In Giappone tale situazione è fin troppo chiara agli occhi di tutti.
I membri della Soka Gakkai giapponese subiscono passivamente tale
situazione grottesca e paradossale.
Quando ci fu l'invio delle truppe in Iraq la Sezione Giovanile e la
Divisione Donne della Soka Gakkai raccolsero poche migliaia di firme a
testimoniare il disaccordo interno.
Poi niente più.
Ma pochi sapranno che in Giappone la politica non è più considerata cosa
pubblica. Il disinteresse verso la politica è all'ordine del giorno.
Figuriamoci poi quando di mezzo ci sono anche degli "interessi religiosi".
E' incredibile ma è così, ed è per questo che la Soka Gakkai con i suoi
intrallazzi politici ha gioco facile. Ovviamente senza contare il
servilismo dei suoi adepti.

In Italia la situazione sarebbe molto diversa.
E' per questo che membri e responsabili e gente che da anni frequenta le
file della Soka Gakkai, non conosce ciò che avviene in Giappone.
Questo tipo di politica è stata avviata, dietro suggerimento di Tokyo e
dai suoi coordinatori giapponesi, per "differenziare" il modus operandi in
Italia, così come vuole la strategia di tutta la SGI (Soka Gakkai
Internzionale): creare in ogni paese le condizioni migliori per diffondere
Kosen-rufu (in parole povere, il proselitismo).
Diciamo che nel corso degli anni (dal 1975 ad oggi) la SGI è riuscita più
o meno nel suo intento. Però oggi le cose cominciano ad essere diverse.
Per rimanere nel nostro paese, c'è da dire che le cose cominciano ad
essere complicate, perché in Italia la politica è da sempre tenuta molto
in considerazione. In più si aggiunga che chi si avvicina ad un movimento
pacifista, tendenzialmente ha idee e si ritiene vicino alle ragioni della
sinistra. Alle volte anche in maniera sbagliata, il luogo comune in Italia
vuole la sinistra portatrice di pace.
Ed è per questo che ad arte i vertici giapponesi, e non solo, della Soka
Gakkai cercano in tutti i modi di nascondere il coinvolgimento politico
della Soka Gakkai giapponese, cosa assai nota tra i membri giapponesi. Per
di più, coinvolgimento politico che non solo favorisce il pensiero della
destra ma sta portando la guerra, in tutti i sensi, nel mondo, partendo
dalla madre patria.
Questa tendenza alla belligeranza però, ora strettamente collegata
nell'attualità alla mens politica e caratteriale del Giappone - poiché la
Soka Gakkai-Komeito sta alimentando tale dinamica - è ovvio che si
ripercuota anche all'interno dell'organizzazione attraverso plateali
derive autoritaristiche, ove il dissenso non solo non è permesso ma
neanche preso in considerazione.

Così, nella Soka Gakkai italiana, ma anche in quella di altri paesi
occidentali e non, si è creata la situazione "imbarazzante" in cui i
membri, anche con la scusa della presenza della Soka Gakkai
Internazionale, nulla sanno di ciò che avviene in Giappone, anche se in
Giappone i membri sono otto milioni e le direttive agli altri paesi
partono dal Paese del Sol Levante.

Diciamo comunque che la deriva autoritaristica è aumentata con la
scissione e la conseguente scomunica della Soka Gakkai da parte della
Nichiren Shoshu, per motivi, fino ad ora, piuttosto sconosciuti e
misteriosi (non ho mai creduto alle banali ragioni portate avanti in
merito dalla Soka Gakkai, e non è mia consuetudine credere alle ragioni di
uno senza ascoltare l'altra campana).
Diciamo che è dall'affaire Shoshu che la Soka Gakkai ha cominciato a
mostrarsi veramente per quello che è, spesso convalidando le tesi che
vogliono militaristici e nazionalistici i movimenti rifacentisi al
"nichirenismo".

Così, tra l'amministrazione Kaneda e Nakajima nulla è cambiato, e
tantomeno cambierà vista l'attuale situazione politica e di pensiero che
pervadono l'establishment della Soka Gakkai giapponese.

Il 16 Marzo verrà festeggiata la "Festa dei Giovani" della Soka Gakkai.
Spero che tutti i giovani inizino a farsi delle domande, a pretendere
delle risposte e ad interrompere qualunque tipo di autoritarismo che nulla
ha a che vedere con qualunque forma di pacifismo e libero pensiero
"democratico".

Un saluto,


s.
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pascoloveritiero
2008-03-05 18:05:22 UTC
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APPUNTO B
LE DONNE NELLA SOKA GAKKAI


Un argomento che non è stato trattato ma che è di fondamentale importanza
è l’Argomento Donna.

La Soka Gakkai da sempre si occupa delle donne come uno dei presupposti
principali della propria “politica”. Argomento assolutamente meritorio di
alti elogi e grossa considerazione.
La Soka Gakkai ha sempre cercato di assurgersi a difensore dei ceti, delle
classe sociali meno abbienti e di tutte le categorie considerate dalla
società (soprattutto e in primis giapponese) diciamo meno “fortunate”.

Difatti, se vi dovesse capitare di andare a uno zadankai (cioè a una
riunione, dove i nuovi arrivati sono sempre ben accolti) noterete che il
rapporto tra le donne e gli uomini è mediamente di 2 a 10… Ovvero (e
sicuramente verrò smentito come sempre) ogni due uomini vi sono almeno
dieci donne, il che da un punto di vista strettamente cavalleresco non
arreca nessun fastidio. Difatti le responsabili lamentano spesso e
volentieri l'assenza di uomini - ovviamente non per problemi strettamente
affettivo-relazionali, anche se, detto fra noi intimi, vige un po' la
forte tendenza all'amazzonismo...
Vi esorto a fare una prova; contattate il kaikan (tempio) più vicino alla
vostra città (attraverso il sito della Soka Gakkai Italia) il quale vi
farà ricontattare dalla casa dell’adepto/a più vicino alla vostra
abitazione.
Così, potrete provare il brivido di partecipare a una riunione a titolo
assolutamente gratuito e potrete provare a farvi svelare tutti gli enigmi
già prontamente enunciati nel numero 2 de “I Furbetti del ‘Gohonzino’”.
Sono ben accette testimonianze sull’eventuale missione…

Tra gli argomenti più frequenti trattati negli ultimi anni dalla Soka
Gakkai e dal Comandante Daisaku Ikeda vi sono “più che furbescamente” il
nemico numero uno della Soka Gakkai Nikken Abe e la sua scuola criminale
Nichiren Shoshu, e le donne.
Anche qui le considerazioni le lascere a voi, anche perché ho quasi voglia
di scrivere un mini-trattato ma il tempo non me lo permette.

Donne, Divisione Donne della Soka Gakkai, io vi amo, vi adoro, mi sono
spesso prostrato ai vostri piedi e speso interi stipendi per vedervi
sorridere, ma non fatevi infinocchiare dalle solite bande che vorrebbero
affascinarvi con i loro discorsi sornioni solo per difendere i propri
interessi politici ed economici.
Voi, che veramente siete la forza trainante di questo pianeta, fate
chiarezza quantomeno all’interno del vostro movimento, e fate domande ai
vertici pretendendo vere risposte.
Per voi, i vostri figli e per rendere sempre meno strano questo pianeta.

Un abbraccio (senza mani morte),

s.
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pascoloveritiero
2008-03-06 19:59:06 UTC
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Da The Japan Times

SOKA GAKKAI Vs. LDP
Il New Komeito lacerato da due padroni
di Tetsushi Kajimoto

"Un sistema politico bipartitico che coinvolga il Partito Liberal
Democratico e il Partito Democratico ora dominanti in Giappone potrebbe
non essere tanto lontano, data la forte rimonta del DPJ (Partito
Democratico Giapponese, NdT) alle recenti elezioni". Takenori Kanzaki.

Ma quando Katsuya Okada, leader del Partito Democratico Giapponese, si
impegnò nell'apportare un cambiamento di regime, solo in pochi lo presero
sul serio. In molti si chiesero: il DPJ (Partito Democratico) potrebbe
farcela senza l'aiuto del New Komeito, terzo partito di maggioranza della
Dieta?

Il New Komeito, il partner minore di coalizione del LDP (Partito Liberal
Democratico), è l'arma politica dell'organizzazione buddista laica Soka
Gakkai, che vanta l'appartenenza di 8,21 milioni di nuclei familiari. Il
partito, che mercoledì ha festeggiato il suo quarantesimo anniversario,
gioca un ruolo cruciale sulla scena politica, sebbene da quando ha preso
parte alla coalizione nell'ottobre del 1999 sia stato spesso criticato per
essersi scisso dal Partito Democratico.

Il leader del New Komeito, Takenori Kanzaki, ha garantito che il suo
partito farà sia da "acceleratore" per quanto riguarda le riforme
strutturali e sia da "freno" per fare in modo che la coalizione non penda
troppo a destra.
Il New Komeito, il quale si definisce un partito pacifista, ha attuato una
lacerazione tra i suoi ideali e la realtà riguardante lo spiegamento delle
Forze di Auto-Difesa in Iraq.

Atsushi Kusano, professore di politica all'Università Keio, ha dichiarato
che "Il New Komeito è troppo compromesso per essere un partito di governo"
che non può effettivamente influenzare il Primo Ministro Junichiro Koizumi
e il suo LDP per quanto riguarda le questioni cruciali, incluso il
miglioramento dei rapporti tra il Giappone e la Cina e il fare chiarezza
sul recente scandalo politico sulle donazioni. Kusano si è chiesto il
motivo per cui Kanzaki avrebbe sostenuto l'estensione dell'invio delle
Forze di Auto-Difesa per la missione umanitaria in Iraq la scorsa
settimana oltre la data di scadenza prevista per il 14 dicembre,
nonostante in loco la sicurezza continui a diminuire.

Hirotsugu Terasaki, direttore dell'ufficio per le informazioni pubbliche
della Soka Gakkai Internazionale ha dichiarato che molti membri della Soka
Gakkai vorrebbero che il governo si muovesse con maggior cautela. "Molti
membri (della Soka Gakkai) sentono che il governo dovrebbe prendere in
considerazione il ritiro delle truppe se i motivi legali (per la loro
presenza) dovessero venire meno", ha detto. Ma egli ha anche ammesso che
il New Komeito deve "compiere delle scelte dolorose" nel suo ruolo di
partito di governo. Quando esso ha fatto parte dell'opposizione, ha potuto
promuovere la sua ideologia di pacifismo e giustizia più facilmente, ha
detto. "L'essenza di un partito politico dipende dalla sua abilità nel
realizzare la propria politica", ha detto Terasaki. "Credo sia questo il
vero motivo per cui il New Komeito si sia alleato al LDP". Terasaki ha
anche detto che la Soka Gakkai crede che la missione del partito debba
rimanere la stessa che lo ha originato: guadagnare influenza nell'arena
politica promuovendo il pacifismo e il welfare.

Il critico Hiromi Shimada, di contro, questiona il proposito della Soka
Gakkai nel sostenere il New Komeito. Egli dice che il partito politico sta
semplicemente aspettando di vedere dove soffia il vento in modo da restare
al potere. Quando la Soka Gakkai creò il dipartimento della cultura nel
1954 come mezzo per iniziare ad entrare in politica, il suo scopo
principale era quello di costituire una piattaforma di ordine nazionale,
ha detto Shimada. Le attività politiche del dipartimento vennero passate
alla Lega Politica del Komeito nel 1961, che successivamente prese il nome
di Komeito, e, ancora dopo, New Komeito. "Ed è questo il reale motivo per
cui i membri della Soka Gakkai furono fanaticamente indirizzati
all'attività politica", ha detto Shimada.

Ma nel 1970 la Soka Gakkai dichiarò di essersi separata dal Komeito dopo
che fu rivelato che il gruppo buddista aveva cercato di bloccare la
pubblicazione di un libro che criticava la sua entrata in politica. Così
la Soka Gakkai non afferma più di voler stabilire una piattaforma
ordinativa, ha detto Shimada.

Nel 1973, il Komeito si battè per l'immediata abrogazione del Trattato di
Sicurezza tra Giappone e Stati Uniti creando una coalizione d'opposizione
con l'allora Partito Socialista Giapponese e l'ora defunto Partito
Socialista Democratico. Cinque anni dopo, cambiò direzione appoggiando il
trattato. Nel 1981 appoggiò la costituzionalità condizionale delle Forze
di Auto-Difesa. Nel 1992, il Komeito votò per il controverso disegno di
legge "PKO" che autorizzava l'invio delle truppe di Auto-Difesa all'estero
per partecipare alle operazioni per il mantenimento della pace delle
Nazioni Unite.
Junya Yano, già segretario generale e chairman del Komeito, ha dichiarato
che il partito venne "deluso" dalla richiesta dei socialisti di annullare
il patto di sicurezza e di sciogliere le Forze di Auto-Difesa. Questo è il
motivo per cui ebbe inizio l'avvicinamento al LDP.

Kusano della Keio University ha replicato che il New Komeito si offerse di
sostenere il LDP avendo riscontrato maggiore offerta in termini di
realismo politico rispetto al Partito Democratico e al Partito Comunista
Giapponese, e il potere di tutti e due i suddetti partiti è declinato dopo
la fine della Guerra Fredda.

Durante la convention biennale del mese scorso, il New Komeito ha deciso
di discutere possibili emendamenti alla Costituzione, incluso l'Articolo 9
riguardante la rinuncia alla guerra, in vista delle attività all'estero
delle Forze di Auto-Difesa.

Shimada ha detto che il sostegno a tali emendamenti e l'attuale
spiegamento delle Forze di Auto-Difesa in Iraq non collimano con le
ragioni dei membri della Soka Gakkai. Egli ha dichiarato che il gruppo
buddista continua a sostenere il New Komeito perché vuole mantenere il
potere attraverso le elezioni.

Yano ha aggiunto che la Soka Gakkai vuole che il New Komeito rimanga
attaccato ai principi fondamentali del gruppo buddista promuovendo la
pace, il welfare e la democrazia al fine di proteggere i diritti umani, la
libertà religiosa e di pensiero, sostenendo che il partito continuerà ad
esercitare una forte influenza sullo "pseudo-sistema bipartitico" portato
avanti dal LDP e dal DPJ perché nessuno dei due partiti è in grado di
controllare la scena politica senza di esso. Il LDP deve fortemente
dipendere dal New Komeito perché non avrebbe la maggioranza nella Dieta e
perché un numero crescente dei suoi membri non è in grado di vincere le
elezioni nei collegi elettorali singoli senza l'aiuto del New Komeito e
della Soka Gakkai, ha detto.

"Non esistono i presupposti perché il New Komeito debba restare per sempre
con il LDP", ha detto Yano. "Ma avendo collaborato con il LDP, il New
Komeito deve introdurre proposte costruttive per il LDP" per discutere
problematiche come l'Iraq e lo scandalo sulle donazioni e, allo stesso
tempo, mettere in chiaro la propria posizione riguardante questi problemi,
ha detto.

The Japan Times: 18 Novembre 2004
(C) All rights reserved

http://www.sgeye-ar.com/komeito_english.htm

Nota: nella pagina troverete molti altri articoli interessanti sul Komeito
e la Soka Gakkai.


s.
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pascoloveritiero
2008-03-07 00:05:15 UTC
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Vedere Per Credere

Sì, oggi ho poco da fare e mia nonna finalmente dorme.
Tra l’altro ho ricevuto dei complimenti e il mio ego è tronfio di salute.
In più, sempre oggi, nell’Ufficio Anti-Soka i colleghi erano pochi, ma
comunque dovremo allargarci ché i sostenitori aumentano a vista d’occhio.

Mi è stato segnalato una pagina dalla Sezione Controlli Telematici della
nostra Organizzazione.
Ve la riporto con somma gioia, soprattutto se c’è ancora qualcuno che
crede che la Soka Gakkai stia soltanto sostenendo “eticamente” il partito
New Komeito, e che ci giochi a ramino durante le ore libere.

Inoltre per chi è abituato a vedere e non a “sentire”, sulla pagina
campeggia anche una fotogenica fotografia della riunione già ivi
menzionata del 17 Gennaio 2008. Le due bande – che ogni tanto fanno finta
di non andare molto d’accordo – appaiono sorridenti e soddisfatte del loro
“sano” operato.

Avvertenza: per chi crede nei “demoni”, nei fantasmi, negli spiriti
maligni, nei 500 monaci redenti e vattelappesca non clicchi ASSOLUTAMENTE
il tasto giallo a metà pagina con su scritto “say it”. Mi raccomando (ma
come stanno messi…?):

http://www.komei.or.jp/en/news/2008/0118_02.html

Fermo restando che si avvicina il 16 Marzo e già mi prudono le mani per
l’incontinente gioia – ché quasi quasi andrei o rimarrei a Milano quanto
meno per vedere con che faccia festeggiano i membri ignari che ignorano –
oltreché augurarvi (a voi membri) una santa paranza di sana ignoranza, vi
segnalo per giunta un’ottima pagina di sano ed ottimo rinnovamento soka
(c’è talmente tanta roba da recitarci almeno un’intera giornata):

http://www.sokarinnovamento.it/sr0014.html

(Giuro che non ho bevuto)


s.
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pascoloveritiero
2008-03-11 11:25:44 UTC
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Ma guarda guarda...:


http://ilseniomormora.blogspot.com/2007/12/adesso-c-pure-il-loto-un-partito-per.html
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pascoloveritiero
2008-03-23 01:39:48 UTC
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Primo Consiglio dei Rappresentanti Regionali e dei Vice-Rappresentanti
della Hokkeko
Daibyakuho, 01/09/1994

Prima Parte

Nichijun Fujimoto scriveva nel 1994:

In occasione del consiglio dei rappresentanti regionali (koto) e dei
vice-rappresentanti (fuku-hoto) della Hokkeko, che si sono radunati qui da
tutto il paese, ho deciso di stilare un compendio riguardo ai problemi che
abbiamo riscontrato con la Soka Gakkai. Sono certo che tutti voi siete al
corrente della situazione, ma vi prego di considerare ciò come una
revisione generale di ciò che ha avuto luogo.
Inoltre, per me sarà di estrema gioia se il mio discorso potrà essere di
maggior aiuto ad approfondire la vostra comprensione delle circostanze e,
in più, se riuscirà a rendere ancora più efficace lo shakubuku ed il
ri-shakubuku del Vero Buddismo.

La dottrina della Nichiren Shoshu: il Buddismo del Patrimonio della Legge
Come sapete, Nichiren Shoshu è una denominazione creata settecento anni fa
da Nichiren Daishonin. Essendo il Vero Budda dell'Ultimo Giorno della
Legge, il Daishonin inscrisse il Gohonzon delle Tre Grandi Leggi Segrete
e, così facendo, stabilì il fondamento per la salvazione di tutta
l'umanità. Così, egli dedicò tutta la sua vita alla propagazione. Quindi,
trasferì tutti i suoi insegnamenti buddisti nel Dai-Gohonzon dell'Alto
Santuario del Vero Buddismo del secondo Alto Sacerdote Nikko Shonin.

Succeduto al Daishonin, Nikko Shonin risiedette a Minobu; è a causa delle
calunnie perpetrate da Hakiri Sanenaga, l'intendente del distretto, e da
Mimbu Niko, che egli decise di vivere a Minobu. Una volta stabilito che il
Monte Fuji sarebbe stato il luogo in cui si sarebbe eretto l'Alto
Santuario del Vero Buddismo, Nikko Shonin eresse il Taisekiji con l'aiuto
e la protezione del magnate Nanjo Tokimitsu. Poi, il Patrimonio della
Legge venne trasmesso all'unico successore, il terzo Alto Sacerdote
Nichimoku Shonin. Ciò concretizzò con fermezza le fondamenta del futuro di
Kosen-rufu. Successivamente, il Patrimonio della Legge fu trasferito da
Nichimoku Shonin a Nichido Shonin e ancora dopo a Nichigyo Shonin e ai
successivi alti sacerdoti fino all'attuale settantasettesimo Alto
Sacerdote Nikken Shonin.

Il secondo Alto Sacerdote Nikko Shonin Affermava:
"In questo Buddismo, il maestro istruisce il discepolo e lo conduce alla
Buddità. Se sorge dissenso nella relazione tra maestro e discepolo, anche
se il discepolo sostiene lo stesso Sutra del Loto, egli cadrà
nell'inferno dell'incessante sofferenza". (Rekidai Hossu Zenshu)

Il Buddismo del Daishonin ci insegna a pregare di fronte al Dai-Gohonzon -
l'essenza dell'Alto Santuario del Vero Buddismo - come oggetto di
venerazione. Per di più, esso ci insegna a sforzarci e a tendere verso la
fede e la pratica basate sulle direttive date dall'Alto Sacerdote che
impersonifica il collegamento tra maestro e discepolo e il Patrimonio
della Legge trasmesso a un'unica persona. Qui è presente il motivo che ci
condurrà all'illuminazione.
Il Daishonin e il secondo Alto Sacerdote Nikko Shonin insegnarono che, se
noi non seguiamo tali istruzioni, non solo non saremo in grado di ottenere
l'illuminazione, ma in più cadremo nell'inferno dell'incessante
sofferenza. Questa è stata la tradizione di fede e di pratica nella
Nichiren Shoshu degli ultimi settecento anni. Per quanto il mondo possa
cambiare in futuro e al di là di qualunque problema si possa creare su
questi punti, questo è il fondamento della nostra fede e pratica che
rimarrà inalterato per l'eternità.

In passato Ikeda abbracciava i Corretti Principi

Continua Fujimoto:

Fino a pochi anni fa, la Soka Gakkai seguiva l'obiettivo di fede e di
pratica fondamentale della Nichiren Shoshu. Infatti, quando il gruppo
Shoshinkai violò i principi del nostro culto e si allontanò fino a negare
il Vero Patrimonio della Legge, Daisaku Ikeda disse:

"Il principio fondamentale della Nichiren Shoshu è il Patrimonio della
Legge trasmesso ad un'unica persona. E' difatti obiettivo corretto sia per
i sacerdoti che per i laici seguire l'Alto Sacerdote che abbia ricevuto il
Patrimonio della Legge. Se cadiamo in errore su questo singolo punto, ogni
cosa crollerà. La Soka Gakkai ha seguito i successivi Alti Sacerdoti. Sono
sicuro quindi che prospereremo per l'eternità".
(24 Gennaio 1982, Soka Univ. gymnasium: "Kofu to Jinsei Wo Kataru", Vol.
3, pag. 32)

Egli disse anche:

"Vorrei discutere il fortunato detto:
'E' inutile abbracciare il Sutra del Loto senza il Patrimonio della
Legge'.
La fazione di Minobu della setta Nichiren recita lo stesso Daimoku:
Nam-Myoho-Renge-Kyo. I suoi seguaci hanno il Gosho. Essi recitano gli
stessi sutra, i capitoli Hoben e Juryo del Sutra del Loto. Si aggiunga che
i membri della Shoshinkai, che in precedenza furono sacerdoti della
Nichiren Shoshu, pregano davanti al Gohonzon aprovato dal nostro Alto
Sacerdote. Loro recitano gli stessi sutra e cantano il nostro stesso
Daimoku. Superficialmente, le loro attività sembrano identiche alle
nostre, ma nelle loro pratiche, essi non seguono i principi del Patrimonio
della Legge trasmesso ad un'unica persona o la corretta trasmissione della
pura Legge da un ricettacolo a un altro [ciò sta a significare che la
persona che riceve la trasmissione della Legge è diversa, ma la Legge di
per sé rimane assoluta].
Se la nostra pratica non si basasse sul Patrimonio della Legge della
corretta trasmissione della pura Legge da un ricettacolo a un altro,
sarebbe inutile per noi possedere qualunque tipo di Gohonzon, e non
riceveremmo nessun tipo di beneficio. In altre parole: "E' inutile
abbracciare il Sutra del Loto senza il Patrimonio della Legge".
(11 Maggio 1986, Kanagawa Culture Center, "Kofu to Jinsei Wo Kataru", Vol.
8, pag. 228)

Oggi, la Soka Gakkai di Ikeda sta facendo esattamente la stessa cosa che
precedentemente criticò al gruppo Shoshinkai.

http://www.geocities.com/chris_holte...sm/expel1.html


Rieccolo:
Vi ricordo ancora una volta gli indirizzi in cui la mirabolante
discussione volta a sostenere i “peccati terreni” della Soka Gakkai è in
atto:

http://www.janula.com/gente/forummostra.php?cod=33

http://sokagakkai.splinder.com/post/13446097#comment-43520306

Ma soprattutto, e ditemelo se sbaglio, su:

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=389346


Saluti,


s.
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pascoloveritiero
2008-03-23 03:06:37 UTC
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Il New Clean Government Party

Il New Clean Government Party o NKP, - il più delle volte tradotto come
"New Komeito Party" -, come conosciuto in Giappone, è un partito politico
giapponese affiliato al movimento religioso Soka Gakkai. E' la risposta
giapponese al CDU tedesco. L'attuale New Clean Government Party si formò
come risultato della fusione tra il Clean Government Party (precedente) e
il New Peace Party, il 7 Novembre del 1998. Il New Komeito è considerato
in larga parte l'arma politica della Soka Gakkai per realizzare il disegno
che vorrebbe il Buddismo Soka la religione di stato giapponese, e, in
ultimo, del mondo intero. Daisaku Ikeda, capo della Soka Gakkai, è
considerato de facto il capo del New Komeito. Ikeda ha detto che il
proposito del coinvolgimento politico della Soka Gakkai è quello di
istituire il "Obutsu Myogo", o "Democrazia Buddista", uno stato
teocratico.
Il partito è di destra, conservatore, ed è quindi il partito teocratico
buddista della Soka Gakkai.

La missione del partito è di rendere pionieristica "la politica basata
sulla gente, una politica basata sull'umanitarismo che tratta la vita
umana con il massimo rispetto e cura" (New Komeito, 2002). Dal punto di
vista nazionale, i propositi del partito includono la riduzione della
burocrazia e del governo centrali, l'aumento della trasparenza negli
affari pubblici, l'aumento dell'autonomia locale (prefetturale) con il
settore privato che deve giocare un ruolo centrale. Riguardo alla politica
estera, il partito si augura di eliminare le armi nucleari e i conflitti
armati in generale. Facendo ciò, il partito spera di veder sorgere "l'alba
di una nuova civilizzazione dell'umanità" (Ibid).

Il Partito New Komeito ha un predecessore con un'ideologia similare
(sebbene più a sinistra e molto radicale), ma, l'attuale partito
conservatore, più moderato, fu creato nel 1998, come già detto, con una
fusione tra il Clean Government Party e il New Peace Party. Esso si
coalizzò con i libel democratici ed ebbe la meglio durante le elezione
parlamentari del 2000/2001.

Durante le elezioni per la Dieta del 2003/2004, il Partito New Komeito
vinse insieme al Partito Liberal Democratico con cui formò la coalizione.
Esso è una delle maggiori forze politiche del Giappone moderno.

Attualmente, il partito fa parte della coalizione di maggioranza insieme
al Partito Liberal Democratico (LDP), ed ha supportato a tutti gli effetti
l'invio delle truppe giapponesi in Iraq nel 2004.

Il partito spartisce i suoi sostenitori con il LDP, formati da colletti
bianchi burocrati e popolazioni rurali, ma viene sostenuto anche da leader
religiosi.

Politicamente, il partito è di destra, conservatore, teocratico-buddista.

http://www.economicexpert.com/a/New:Clean:Government:Party.htm
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amalric
2008-03-23 13:44:01 UTC
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Post by pascoloveritiero
Il New Clean Government Party
Alla decima hai rotto, ex furbetto:

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\::/__/ \:\ /:/ / \:\ /:/ / \:\ \ \::/~~/~
\:\ \ \:\/:/ / \:\/:/ / \:\ \ \:\~~\
\:\__\ \::/ / \::/ / \:\__\ \:\__\
\/__/ \/__/ \/__/ \/__/ \/__/


Am.
pascoloveritiero
2008-03-23 19:13:31 UTC
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Nel blog di Beppe Grillo, che alle volte stimo ed altre meno, ho trovato
conferma ad un'allegra notiziola. Tale allegra notiziola riguarda
ovviamente la Soka Gakkai, che ancora un volta, nel bene e nel male, viene
accostata alla Chiesa Cattolica... Questa notizia vi farà girare ancora di
più tutte le castagne glassate che tenete proprio lì perché riguarda le
nostre tasche, e se a caval donato non si guarda in bocca, è vero anche
che a caval rubato si usa la forca:

.. "Più di 100 giornali o periodici cattolici sono finanziati dallo
Stato. Ma non erano sufficienti l'otto per mille e l'esenzione degli
immobili religiosi dall'ICI? Le nostre tasse contribuiscono a "La Voce dei
Berici della Diocesi di Vicenza" e a "La Valsusa della Stampa Diocesana
Segusina".
Imperdibili per i fedeli più devoti.

"Le testate percettrici di contributi diretti, relativi all’anno 2003,
risultavano dunque 386, divise in otto categorie...

QUARTA CATEGORIA: in pratica, monopolio di testate facenti capo,
direttamente o indirettamente, alla Chiesa cattolica (diocesi,
arcidiocesi, ordini religiosi, conventi, associazioni e opere pie,
confraternite, ecc.). Fra i 106 «periodici editi da cooperative,
fondazioni o enti morali ovvero da società il cui capitale sociale sia
detenuto da cooperative, fondazioni o enti morali» si contavano sulla
punta delle dita di una sola mano quelli editi da organizzazioni non
cattoliche come l’Istituto Buddista e non religiose come l’ANMIL
(Associazione dei Mutilati e Invalidi del Lavoro) e la Federazione
Orticoltori.
A primeggiare era la Società San Paolo. Fondata nel 1914 da don Giacomo
Alberione, opera in trenta nazioni «e in molteplici campi di attività:
editoria libraria, giornalistica, cinematografica, musicale, televisiva,
radiofonica, audiovisiva, multimediale, telematica; centri di studio,
ricerca, formazione, animazione». I Paolini sono impegnati
programmaticamente e sistematicamente «nella diffusione del messaggio
cristiano utilizzando i mezzi che la tecnologia mette a disposizione
dell’uomo di oggi per comunicare». E la Periodici San Paolo, in
particolare, riusciva a utilizzare puntualmente anche i contributi messi a
disposizione dallo Stato italiano, assommando con sei testate una cifra
superiore al miliardo delle vecchie lire: Famiglia Cristiana (210 mila
euro), Il Giornalino (210 mila), Jesus (49 mila), Vita Pastorale (34
mila), Famiglia Oggi (5 mila) e Letture (5 mila).
A parte la San Paolo, la gran parte delle testate di questa categoria si
accontentavano di contribuzioni sotto i 50 mila euro: la più bassa in
assoluto, meno di duemila euro, quella assicurata alla Impresa
Tecnoeditoriale Lombarda per la Rivista Diocesana Milanese. Solo quindici
riviste riuscivano ad aggiudicarsi un aiuto pubblico compreso fra i 50
mila e i 100 mila euro: L’amico del Popolo (102 mila), Città Nuova della
Pia Associazione Maschile opera di Maria (94 mila), Toscana Oggi (89
mila), La Vita del Popolo dell’Opera San Pio X (82 mila), Corriere di
Saluzzo (80 mila), Verona Fedele (74 mila), Il Popolo dell’Opera Odorico
da Pordenone (65 mila), La Vita Cattolica (64 mila), L’Azione della
Diakonia Ecclesiale (63 mila), La Difesa del Popolo (61 mila), La Voce dei
Berici della Diocesi di Vicenza (57 mila), Adista «fatti, notizie,
avvenimenti su mondo cattolico e realtà religiose» (56 mila), La Voce del
Popolo «settimanale di informazione della cultura cattolica di Brescia.
Documenti e informazioni sulla Diocesi e sulla Curia Vescovile» (56 mila),
Il Nuovo Rinascimento dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (52
mila) e La Valsusa della Stampa Diocesana Segusina (51 mila).
Nel 2004 queste testate passeranno da 106 a 115, per una contribuzione
complessiva di 3 milioni 674 mila."
Beppe Lopez, La Casta dei giornali, ed. Nuovi Equilibri

http://www.beppegrillo.it/2008/01/la_casta_dei_gi_4.html

s.
--
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Jonas Willard (AKA "Archeopteryx")
2008-03-23 19:34:28 UTC
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pascoloveritiero ha scritto: [un fiume di invettive]
Io non ho mai mai mai protestato per l'uso di
questo NG, ed è stato usato nei modi più personali
immaginabili. E' un luogo libero e al massimo, continuerò
a ignorare quello che hai scritto dopo il terzo post. La
SG non mi è simpatica e delle due, personalmente ed
emotivamente, avrei guardato con simpatia ad
argomentazioni equilibrate che ne mettessero in evidenza
la sostanziale difformità e distanza dall'insegnamento di
Buddha.

Ma grazie a te, ora mi stanno diventando quasi simpatici.
Capisco bene, perché ho amici coinvolti nella SG, cosa tu
possa avere nell'animo e di quanto si possa essere
incavolati. Ma c'è un limite a tutto. Io continuerò a
saltare quello che scrivi, tu continuerai indubbiamente a
scrivere. Ma se ti interessa, ogni eccesso sfocia sempre
nell'ecesso opposto e se anche non te ne frega niente,
potresti far pensare a qualcuno che se sei così incazzato
"loro" qualche ragione ce la devono avere e/o ti hanno
respinto quindi ti vendichi.

Chi sa, potresti anche portargli qualche nuovo adepto in
questo modo. Se è quel che desideri, vai tranquillo.

Se si sintetizza con calma e ponderazione il proprio
pensiero, in 2-3 puntate al massimo te la cavavi :)

ciao e auguri di buona pasqua a te e al NG

Apx.
--
Il dottore al paziente: "Lei ha un testicolo di
legno e uno di ferro... ha mai avuto problemi?"
"No, ho due figli fantastici: Pinocchio va a
scuola, Mazinga all'asilo!"
pascoloveritiero
2008-03-23 20:01:30 UTC
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pascoloveritiero ha scritto: [un fiume di invettive]
Forse non hai tutti i torti... Ci penserò.

Grazie.
--
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Jonas Willard (AKA "Archeopteryx")
2008-03-23 20:41:01 UTC
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Post by pascoloveritiero
Forse non hai tutti i torti... Ci penserò.
Ti capisco, comunque... ci ho perso un paio di amici con
la SG :)
--
Il dottore al paziente: "Lei ha un testicolo di
legno e uno di ferro... ha mai avuto problemi?"
"No, ho due figli fantastici: Pinocchio va a
scuola, Mazinga all'asilo!"
pascoloveritiero
2008-03-23 23:17:06 UTC
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Post by Jonas Willard (AKA "Archeopteryx")
Post by pascoloveritiero
Forse non hai tutti i torti... Ci penserò.
Ti capisco, comunque... ci ho perso un paio di amici con
la SG :)
Be', mi dispiace molto... Però, almeno per puro ed onesto diritto di
informazione potresti quanto meno spiegarne il motivo e le modalità ; -)

ciao
--
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Jonas Willard (AKA "Archeopteryx")
2008-03-23 23:35:22 UTC
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Post by pascoloveritiero
Be', mi dispiace molto... Però, almeno per puro ed
onesto diritto di informazione potresti quanto meno
spiegarne il motivo e le modalità ; -)
Mh, non so se "onesto" sia un aggettivo che ci sta a
pennello, in fondo non sto accusando la SG di niente e
nemmeno è in questione il diritto di informazione. Se
avessi in mente che la colpa è della SG potrei anche
capire ma in realtà si tratta di persone col carattere un
po' fragile e bisognoso di punti fermi. Delle due la
"colpa", tra molte virgolette, di chi dovrebbe essere? Io
non riesco mai a rispondermi a questa domanda. In ogni
caso non si tratta di persone che poi hanno che so, preso
a detestarmi come eterodosso rispetto a loro (anche perché
ripeto sempre che sono solo un simpatizzante del
Buddhismo) ma si è creata quella spiacevolissima distanza,
quel senso di non avere almeno una piccola piattaforma
comune di visione del mondo. Non so se rendo l'idea, ma
non trovo le parole adatte. A quel punto boh, mi sono
messo in stand-by e vedremo come va a finire.

ciao :)

Apx.
--
Il dottore al paziente: "Lei ha un testicolo di
legno e uno di ferro... ha mai avuto problemi?"
"No, ho due figli fantastici: Pinocchio va a
scuola, Mazinga all'asilo!"
pascoloveritiero
2008-03-23 23:54:00 UTC
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Ti ringrazio molto (e siamo a due).
Mi sembri una persona molto in gamba e onesta "nei punti giusti".

Grazie per avermi fatto pensare e riflettere, e complimenti per il
"girovita" intellettivo.

Buone cose.
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pascoloveritiero
2008-03-25 18:49:43 UTC
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Post by Jonas Willard (AKA "Archeopteryx")
Post by pascoloveritiero
Be', mi dispiace molto... Però, almeno per puro ed
onesto diritto di informazione potresti quanto meno
spiegarne il motivo e le modalità ; -)
Mh, non so se "onesto" sia un aggettivo che ci sta a
pennello, in fondo non sto accusando la SG di niente e
nemmeno è in questione il diritto di informazione. Se
avessi in mente che la colpa è della SG potrei anche
capire ma in realtà si tratta di persone col carattere un
po' fragile e bisognoso di punti fermi. Delle due la
"colpa", tra molte virgolette, di chi dovrebbe essere? Io
non riesco mai a rispondermi a questa domanda. In ogni
caso non si tratta di persone che poi hanno che so, preso
a detestarmi come eterodosso rispetto a loro (anche perché
ripeto sempre che sono solo un simpatizzante del
Buddhismo) ma si è creata quella spiacevolissima distanza,
quel senso di non avere almeno una piccola piattaforma
comune di visione del mondo. Non so se rendo l'idea, ma
non trovo le parole adatte. A quel punto boh, mi sono
messo in stand-by e vedremo come va a finire.
ciao :)
Caro Jonas,

So che molti si dispereranno e si strapperanno i capelli, ma - grazie a te
o per colpa tua - decido di non postare più messaggi qui...

Sei invitato quando vuoi o hai tempo a partecipare al forum
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=389346.

Tanti cari saluti e buone cose.

P.S.: Si parla e si è parlato molto di Buddismo, ovviamente, anche in
relazione al Buddismo da Supermarket della Soka Gakkai.
Post by Jonas Willard (AKA "Archeopteryx")
Apx.
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pascoloveritiero
2008-03-12 20:08:13 UTC
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IN ANTEPRIMA NAZIONALE ASSOLUTA LA LETTERA DI NIKKEN ABE AL GOVERNO
GIAPPONESE.

http://www.geocities.com/chris_holte/Buddhism/IssuesInBuddhism/incorporation.html

Lettera di Nikken Abe al Governo Giapponese
All'Onorevole Takashi Kosugi
Ministro dell'Educazione, della Scienza, dello Sport e della Cultura
Giapponese

Dichiarazione d'Opinione

L'ente religioso Nichiren Shoshu desidera esprimere la propria opinione
riguardo alla Soka Gakkai come ente religioso. Come spiegato sotto, la
Nichiren Shoshu crede che l'ente religioso Soka Gakkai non
abbia i requisiti necessari per possedere tale status secondo le
disposizioni della Legge Giapponese sugli Enti Religiosi.

1. La Soka Gakkai ha Conseguito lo Status di Ente per Motivi Straordinari

La Soka Gakkai venne fondata con il nome di Soka Kyoiku Gakkai ("Società
Educativa per la Creazione di Valori") dopodiché divenne organizzazione
laica dei credenti della Nichiren Shoshu. Il gruppo
venne rifondato nel 1945 con il nome di Soka Gakkai ("Società per la
Creazione di Valori") e, attraverso la Legge sugli Enti Religiosi, fu
appositamente autorizzato a divenire ente religioso dal governatore di
Tokyo il 27 Agosto del 1952.
La registrazione della Soka Gakkai come ente religioso fu completata l'8
Settembre seguente per cause eccezionali: nonostante essa fosse già
organizzazione laica della Nichiren Shoshu, divenne entità religiosa
annessa.
A quel tempo, la Soka Gakkai si dichiarò essersi costituita, secondo le
parole del suo secondo presidente Josei Toda, "ente religioso secondo la
premessa che la Soka Gakkai è un'organizzazione di credenti all'interno
della setta Nichiren Shoshu" il cui scopo è di "proteggere e diffondere il
Buddismo della Nichiren Shoshu come organizzazione laica e lavorare per la
sua prosperità" (Kaitei-ban, Soka Gakkai Nyumon ["Introduction to Soka
Gakkai, revised edition"], Josei Toda; pagina 321).

2. La Soka Gakkai è un'Organizzazione Laica Senza Una Propria Dottrina

Quando il terzo presidente della Soka Gakkai, Daisaku Ikeda, ora leader
indiscusso dell'organizzazione, si insediò come presidente il 3 Maggio del
1960, affermò che la Soka Gakkai era un'organizzazione laica presente
all'interno della Nichiren Shoshu. "E' ovvio affermare", egli dichiarava,
"che la Soka Gakkai è organizzazione dei credenti della Nichiren Shoshu"
(Kaicho Koen-Shu ["Collection of Lectures by the President"] Vol. 1,
pag.1). Egli dichiarava inequivocabilmente che "dalla sua fondazione, la
Soka Gakkai è progredita ... grazie alla dottrina della Nichiren Shoshu"
(Seikyo Shimbun, (quotidiano della Soka Gakkai), 15 Maggio 1983).

Ulteriore conferma che la Soka Gakkai tradizionalmente si è caratterizzata
come organizzazione laica della Nichiren Shoshu può essere trovata nelle
dichiarazioni fatte da Einosuke Akiya, attuale
presidente della Soka Gakkai.
In un riquadro di discussione della prestigiosa rivista Chuo Koron,
intitolato Soka Gakkai ni Tou ("Domande alla Soka Gakkai), egli chiariva
che la Soka Gakkai è un'organizzazione di credenti laici della scuola
Nichiren Shoshu, affermando che "la Soka Gakkai è gruppo dei credenti
della Nichiren Shoshu". In aggiunta egli chiariva che la Soka Gakkai non
possiede una propria dottrina indipendente.
Le sue testuali parole apparivano a pag. 290 dell'edizione speciale
dell'Agosto 1962, in cui egli affermava:
"La Soka Gakkai è un'organizzazione formata da persone tenute insieme dal
loro credo nella fede della Nichiren Shoshu. Ci sono templi affiliati con
la Nichiren Shoshu in tutto il Giappone, e i nostri membri
appartengono tutti alle congregazioni di uno o altri di questi templi.
Lasciatemi spiegare meglio: i templi spesso hanno associazioni (Ko)
affiliate costituite da credenti che si riuniscono per studiare e
perfezionare la loro fede. Anche la nostra è un'organizzazione, su scala
nazionale; per cui la Soka Gakkai non possiede una propria dottrina
indipendente".

Questa dichiarazione sta a significare che l'oggetto di culto e la
dottrina che la Soka Gakkai prevede per se stessa nell'Articolo 3
(Proposito) degli statuti dell'organizzazione sono esclusivamente quelli
della
Nichiren Shoshu. L'Articlo 3 stabilisce, "[la Soka Gakkai] sceglie come
proprio oggetto di culto il Dai-Gohonzon del Vero Santuario istituito da
Nichiren Daishonin e segue le dottrine della Nichiren Shoshu".
L'oggetto di culto ivi indicato è custodito al Tempio Taisekiji, il Tempio
Principale della Nichiren Shoshu, e la dottrina a cui l'articolo si
riferisce è quella intinseca alla Nichiren Shoshu. Tale oggetto di culto
e tale dottrina sono dell'ente religioso Nichiren Shoshu e degli enti
religiosi affiliati ed operanti sotto la sua protezione.

A tal proposito, il dott. Egyo Inoue, impegnatosi nella stesura,
legislazione e nell'amministrazione della Legge sulle Organizzazioni
Religiose, nell'Ordinanza degli Enti Religiosi e nella Legge sugli Enti
Religiosi durante il suo impiego al Ministero del Dipartimento
dell'Educazione degli Affari Religiosi, scriveva che "la Soka Gakkai non è
un'organizzazione religiosa secondo la Legge sugli Enti Religiosi, e la
Soka Gakkai ha essa stessa dichiarato di non poter essere
un'organizzazione religiosa così come spiegato dalla legge" (Shukyo Hojin
Ho no Kisoteki Kenkyu ["A Basic Study of the Religious Corporation Law"],
pag.335).
Il dott. Inoue afferma espressamente che la Soka Gakkai è semplicemente
una delle diverse organizzazioni laiche della Nichiren Shoshu (chiamate
Ko), e mancando di una propria "dottrina religiosa", requisito di
qualifica per un'organizzazione religiosa, non può divenire ente religioso.

3. La Soka Gakkai non è Idonea per Costituire un suo Status secondo la
Legge sugli Enti Religiosi

L'Articolo 12, Paragrafo 1, N° 1 (Proposito) della Legge sugli Enti
Religiosi definisce il proposito delle organizzazioni annesse secondo
suddetta legge, come segue:
"Il proposito di ogni organizzazione religiosa, una volta annessa,
dovrebbe essere la diffusione della sua dottrina eligiosa, la
rappresentazione delle cerimonie e dei rituali e l'istruzione religiosa
dei
credenti. Ad ogni modo, tale proposito è un compendio dei requisiti
necessari attraverso cui la Legge sugli Enti Religiosi definisce
un'organizzazione religiosa".
Di conseguenza, rispettando la regola secondo cui "le attività e il lavoro
intrapresi per realizzare il proposito religioso, che è il principale
proposito dell'organizzazione stessa, e altri propositi, dovrebbero
specificamente essere espletati" (Dott. Omiya Sosaku, Shukyo Hojin Ho
Genron["Principles of the Religious Corporation Law"], pag. 93). La Soka
Gakkai ha definito il suo proposito nell'Articolo 3 (Proposito) del suo
statuto, il quale recita che essa "segue la dottrina della Nichiren
Shoshu".
Fondamentalmente, l'enunciazione dell'Articolo 3 stabilisce che la Soka
Gakkai deve impegnarsi in attività religiose che "seguono le dottrine
della Nichiren Shoshu", ed esprime chiaramente che, in sostanza, la Soka
Gakkai è un'organizzazione di persone interna alla Nichiren Shoshu che
credono nella Nichiren Shoshu.

Durante gli ultimi anni, la Soka Gakkai ha, tuttavia, deviato dalla fede
dottrinale della Nichiren Shoshu, e non ha fatto nulla per correggere la
sua deviazione nonostante i ripetuti richiami. In conseguenza di ciò la
Soka Gakkai è stata scomunicata il 28 Novembre del 1991, e non è più
un'organizzazione di credenti affiliata alla Nichiren Shoshu.
Quindi la Soka Gakkai ha perso uno dei fondamenti strutturali di
un'organizzazione religiosa così come stabilito dall'Articlo 2 della Legge
sugli Enti Religiosi, secondo cui un'organizzazione religiosa
dovrebbe "diffondere la propria dottrina religiosa". Avendo perduto la
propria affiliazione dalla struttura di cui si vuole diffondere la
dottrina, appare chiaro come essa non possa più avere i requisiti
necessari per essere un'organizzazione religiosa secondo la Legge sugli
Enti Religiosi.

4. Richiesta di Procedere allo Scioglimento dell'Ente Religioso Soka Gakkai

Malgrado la scomunica della Soka Gakkai dalla Nichiren Shoshu,
l'enunciazione dell'Articolo 3 del suo statuto è rimasta invariata. Si
legge ancora, "(la Soka Gakkai) segue le dottrine della Nichiren Shoshu,
propagando gli insegnamenti (della Nichiren Shoshu) e svolgendo le sue
cerimonie e i suoi rituali".
Le recenti revisioni della Legge sugli Enti Religiosi hanno sottoposto
l'ente religioso Soka Gakkai sotto la giurisdizione del Ministro
dell'Educazione, per cui non più sotto la giurisdizione del governatore di
Tokyo. La Nichiren Shoshu quindi chiede vivamente che il Ministro
dell'Educazione prenda iniziativa al fine di sciogliere velocemente l'ente
religioso Soka Gakkai. Se ciò non verrà fatto, la Nichiren Shoshu chiede
che quanto meno il Ministro prenda adeguate misure perché venga modificato
lo statuto della Soka Gakkai, in modo che essa si dissoci dalla Nichiren
Shoshu.

Rispettosamente, 18 Novembre 1996

Nikken Abe, direttore rapprersentativo (Direttore Generale) [sigillo
ufficiale apposto]

Nichijun Fujimoto, direttore esecutivo (Amministratore Generale) [sigillo
ufficiale apposto]

Nichiyu Yoshida, direttore esecutivo (Direttore) [sigillo ufficiale
apposto]

Nichiren Shoshu, ente religioso 2057 Kamijo Fujinomiya, Shizuoka
Nomi e sigilli di altri 720 firmatari aggiunti.


Eccoci ancora:
Bene. Se andate a leggere il nuovo statuto redatto dalla Soka Gakkai (
http://www.sgi-sws.org.uk/study/purpose.pdf , alla fine di pag.9 del
testo) nel 2002 - quindi ben undici anni dopo la sua scomunica,
in cui ha vissuto da "parassita" e di "rendita religiosa" alle spalle
della tanto odiata e disprezzata Nichiren Shoshu, a cui deve tutto, si
legge nel nuovo Articolo 2 che la Soka Gakkai si rifa ancora al
Dai-Gohonzon della Nichiren Shoshu.

Ad ogni modo la Soka Gakkai, come recitano le parole di Nikken Abe della
Nichiren Shoshu, nasce e deve tutto alla setta Nichiren Shoshu.
Tant'è che qualcuno si è permesso di dire che la Soka Gakkai è "un'eresia
di un'eresia"...

Quindi: la Soka Gakkai nasce come organizzazione laica della Nichiren
Shoshu, poi viene scomunicata e diviene ente religioso a se stante, pur
mancando di una propria vera dottrina, continua a "rispettare" e a
seguire il Dai-Gohonzon anche se i membri recitano su un "nuovo" gohonzon
senza alcun valore cultuale, entra in politica anche se ciò è vietato
dall'Articolo 9 della Costituzione Giapponese, ed entrando in politica
attua e porta avanti il riarmo del paese, agisce in vigore dell'aumento
della nuclearizzazione e favorisce la visione patriottistica e
nazionalista, ecc. ecc.

Anche questa volta, in vista del celebre 16 Marzo, le conclusioni le
lascerei a voi.

Saluti,


s.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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amalric
2008-03-12 20:51:59 UTC
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Post by pascoloveritiero
IN ANTEPRIMA NAZIONALE ASSOLUTA LA LETTERA DI NIKKEN ABE AL GOVERNO
GIAPPONESE.
http://www.geocities.com/chris_holte/Buddhism/IssuesInBuddhism/incorporation.h
tml
Lettera di Nikken Abe al Governo Giapponese
Ancora?

Ebbasta: sei altrettanto rompicojoni della Soka Gakkai.

Fatti un blog e smettila di inquinare il NG.

Am.
pascoloveritiero
2008-03-14 11:44:10 UTC
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N.B.:
messaggio su
http://ilseniomormora.blogspot.com/2007/12/adesso-c-pure-il-loto-un-partito-per.html
del 14 Marzo ore 0.58 dice nell’ultima riga: ”lascia fare alla legge causa
effetto vedrai che anche loro avranno quello delle loro azioni”

Senza dubbio alcuno si tratta di membri della Soka Gakkai…

Che strano: quando iniziai a postare i miei messaggi sui forum ho pensato
che anche in Italia c’era il rischio che si iniziasse a creare
frattalmente la stessa situazione che c’è in Giappone, ovvero di
commistione tra l’ente religioso Soka Gakkai, apolitico secondo il suo
statuto, e la politica vera, parlamentare, istituzionale. E così è
avvenuto.

Sottolineo che solo i membri della Soka Gakkai posseggono tale tipo di
codice “buddista” tendenzialmente giudaico-cristiano.

s.
--
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amalric
2008-03-14 12:44:14 UTC
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Post by pascoloveritiero
messaggio su
http://ilseniomormora.blogspot.com/2007/12/adesso-c-pure-il-loto-un-partito-pe
r.html
del 14 Marzo ore 0.58 dice nell’ultima riga: ”lascia fare alla legge causa
effetto vedrai che anche loro avranno quello delle loro azioni”
Senza dubbio alcuno si tratta di membri della Soka Gakkai…
Che strano: quando iniziai a postare i miei messaggi sui forum ho pensato
che anche in Italia c’era il rischio che si iniziasse a creare
frattalmente la stessa situazione che c’è in Giappone, ovvero di
commistione tra l’ente religioso Soka Gakkai, apolitico secondo il suo
statuto, e la politica vera, parlamentare, istituzionale. E così è
avvenuto.
Sottolineo che solo i membri della Soka Gakkai posseggono tale tipo di
codice “buddista” tendenzialmente giudaico-cristiano.
s.
E un bel *CHISSENEFREGA* ce lo vogliamo aggiungere?

Se sei convinto che quella setta sia pericolosa vai alla polizia
piuttosto che sfrangere i cosiddetti.

Am.
Alan
2009-12-25 05:08:09 UTC
Permalink
Giovedì per la prima volta in dieci anni non sono andato deliberatamente
ad uno Zadan Kai, le riunioni buddiste della Soka Gakkai, dette anche
meeting. Gli ho preferito un convegno sui new media organizzato da Wired e
da Telecom prima, e poi la festa di compleanno di una mia amica, a cui
erano presenti tanti altri buddisti, anch’essi che avevano disertato i
propri meeting per partecipare alla festa! Rispetto agli altri, penso che
io sono stato più colpevole, perché pratico e faccio la mia attività di
buddista (che consiste nello studio e nell’incoraggiamento) in una zona di
Roma, il centro storico, che ha ritmi più blandi rispetto ad altri luoghi,
ma che non significa assolutamente mancanza di impegno. Nel centro storico
di Roma ci vediamo due sole volte al mese contro le quattro di quasi tutta
Italia. Detto questo, io non mi risparmio: volontariato al tempio
buddista, tanti incontri con giovani praticanti per approfondire questa
filosofia, attività nella redazione dei giornali e poi tante ore di
meditazione, con signore, alcune volte tristi altre volte fanatiche, che
strutturate come una Chiesa, seguono rigide regole gerarchiche opprimendo
spesso la libertà dei membri di questa Comunità, che comunque continuo a
giudicare stupenda. È una cosa che ho notato più di una volta e che
ritorna ciclicamente nei gruppi buddisti della Soka Gakkai (anche se qui
ci sarebbe molto di che discutere, riferendomi al karma di ognuno di noi).
Ma vorrei soffermarmi sull’aspetto asfissiante della struttura gerarchica
della Chiesa, intendendo la Chiesa della Soka Gakkai. LA CHIESA BUDDISTA.
Parto dalla mia esperienza. Voglio cambiare, ho il desiderio di voler
stringere altri legami di amicizia con praticanti buddisti, dopo oltre un
anno che frequento e curo un gruppo. Chiedo ad una signora un po’ bigotta
e un po’ frustrata, a causa di suoi problemi lavorativi, di cambiare
gruppo: tra l’altro per spostarmi ad uno più vicino al mio luogo di
lavoro. Lo chiedo perché lei è stata investita del ruolo di Responsabile
di Settore, e questo nonostante viva in tutt’altra parte di Roma. La sua
prima risposta è subito NO, perché io se mi trovo lí significa che "c’è un
legame karmico". Forse ha ragione, non lo so, ma sicuramente io mi trovo
li, in quel gruppo buddista, solo perché me lo hanno chiesto, ed io ho
accettato. Ma dopo un anno molte cose cambiano, le persone si annoiano e
spesso c’è bisogno di rinnovarsi. La seconda risposta della signora
davanti alla mia insistenza (forse pensava che bastasse un grado
gerarchico superiore al mio per farmi accettare la sua decisione; una
signora che quando non fa la bigotta, è al limite del fanatismo religioso)
è quella di farne una questione di stato: la mia scelta diventa un punto
di cui discutere nelle segrete riunioni aperte a pochi alti responsabili
dell’Organizzazione per pianificare le attività mensili. Dopo poco mi
arriva questa mail da una collega responsabile della bigotta: "… tu sei un
membro semplice e come tale appartieni ad un gruppo: … - segue nome del
reggimento gruppo -. Continua a fare attività li dove ti abbiamo assegnato
ed ad impegnarti come hai fatto fino ad ora: impegno per il quale ti
ringrazio. Se hai voglia di fare altro, rivolgiti ai tuoi responsabili
giovani. A me non pare che i giovani ti abbiano offerto alcuna
responsabilità per decidere autonomamente". Ditemi mai se questa donna è
una responsabile?! Il suo nome è Ilaria Dragoni. IL CAPETTO BUDDISTA.
Esperienze di questo genere, con mail o messaggi, accadono spesso quando
ti impegni attivamente nella comunità buddista. A me come a tanti altri è
successo migliaia di volte di scontrarci con responsabili
dell’organizzazione, che si comportano da piccoli gerarchi, che forse
frustrati dal lavoro o da altro, e di cui nel privato ci si sfoga quasi
sempre, si rifanno nella comunità della Soka Gakkai. Nel mio caso, è
successo con tale Riccardo Panattoni (nella foto in alto), che è pure in
aria di nomina a grandi responsabilità nella Soka Gakkai, cosa di cui si
vanta spesso in privato e che io ho sempre pensato che se mai fosse
accaduto, sarebbe stato come sparare un colpo al cuore di questa
organizzazione. Ma evidentemente è questo ciò che vuole la Soka Gakkai,
piccoli militari fedeli al generale, tanto che il successore del gerarca
responsabile Panattoni è un sempliciotto, uno che non so neanche se abbia
la licenza superiore, un tale Alessio Sementilli. Il problema non sta,
naturalmente, nel titolo di studio, ma nel fatto che si sente e si vede
che parla per frasi fatte ed esegue alla lettera gli ordini che gli
vengono dati, senza pensare. Sento un clima insostenibile, un’aria che
diventa irrespirabile ogni giorno di più e che ti rende impigliato in un
fango e in una rigidità che ti impedisce di crescere, affondi così in un
senso di disaffezione per una religione che ti da, invece, tanto. IL VOLO
CONTINUO. Ora vi accenno brevemente, invece, alle attività violente, non
conosco un termine diverso, in cui puoi incorrere quando fai attività a
livelli alti nell’organizzazione, che non coincidono necessariamente con
la responsabilità. Di storie sul Volo Continuo, il giornale dei giovani
buddisti, ce ne sono molte, fin dalla sua nascita sembra che sia stato
fatto per far soffrire la gente, ricordo le mille riunioni per aggiustare
il tiro a decisioni prese senza pensare da alti responsabili; un giornale
nato zoppo e gestito da sempre in maniera massonica. Qui a Roma, ad
esempio, ne aveva un dominio quasi assoluto una tale ex giornalista, credo
oggi disoccupata, di nome Giorgia Fattinnanzi, che decideva di volta in
volta cosa dire e cosa no, chi invitare agli eventi e chi invece NO, una
sorta di capo-giornale senza mai una ufficiale investitura, a quanto mi
risulta; la ragazza ha fatto il buono e soprattutto il cattivo tempo sulla
redazione romana, in cui mi sono per caso trovato a fare attività e
scrivere fin dalla sua nascita. Una volta che tale caporedattore
improvvisato è stato fatto fuori, non so bene in che modo, il giornale è
diventato on line, su volere degli editori che non lo avevano mai neppure
letto, forse, senza alcuna votazione o sondaggio interno a chi ci aveva
lavorato fino a pochi giorni prima. Allora il giornale vendeva appena 2000
copie annue! Che cosa è successo a me? Sono stato escluso dal giorno alla
notte dall’attività del giornale, affidato all’improvviso ad altre
persone, sbucate fuori dal nulla: Mattia Duni, uno che si occupa di conti,
e Fabrizio Giancaterini, un affitta stanze, due ragazzi che non hanno
alcun requisito per fare un giornale on line e che infatti mi fa
abbastanza schifo. Questa cosa, purtroppo, non mi è stata mai possibile
comunicarla a qualcuno, perché, con buona pace mia, sono stato escluso
dalla mailing list in cui venivano prese le decisione fra tutte le
redazioni italiane e questo nonostante vi abbia partecipato attivamente
per 5 anni, come volontario, dedicandogli interi fine settimana quando
occorreva chiudere il giornale, e spesso l’ho sostenuto da solo sulle mie
spalle, tanto che il mio nome viene spesso associato al Volo Continuo di
Roma. Una violenza subita, senza ricevere spiegazioni di alcun tipo.
CONCLUSIONE. La mia sensazione è che il giornale dei giovani buddisti sia
stato affidato a persone che con lo spirito buddista hanno ben poco. Il
nostro maestro, Sensei, parla sempre di dialogo, quello che sento mancare
da molti mesi nella Soka Gakkai, a scapito di un’aria malsana. Questo
clima è presente nei responsabili dell’Organizzazione Buddista, che un po’
ne sono vittime e un po’ artefici e contribuiscono così a farlo pesare
sugli altri membri della Soka Gakkai, almeno nell’ambiente romano. La mia
guida rimane Sensei, conservo la sua fotografia sul mio cellulare e mi
sforzo di leggere e fare mia ogni sua parola. Gli ho spedito questo Post,
tradotto in inglese, per lettera in Giappone. Ma quando la misura è colma,
non si può più far finta di niene e credo non bisogni aspettare nessuno
per denunciare gli scandali, anche se albergano nella tua casa. Sono e
rimango un buddista, pratico daimoku e seguo questa filosofia di vita;
sono pronto a raccontare gli sviluppi di questa situazione in cui si trova
ora la mia religione, a parlare, discutere con i suoi Ministri di Culto e
con Sensei, e nel caso a smentire quanto ho scritto se si dimostrasse un
racconto non veritiero.

Per foto e ulteriori approfondimenti:
http://www.crognali.it/blog/denuncia-soka-gakkai/
Zardoz
2009-12-25 10:48:39 UTC
Permalink
Ho impressione che la soka gakkai sia proprio quanto di peggio si possa
avere la sfortuna di trovare fra le varie risposte ai comuni bisogni
spirituali degli uomini, e non principalmente per via della sua struttura
verticistica che pare assolvere a tutti altri motivi tranne a quello
religioso - e non entro nel merito, ma il probabile perché di questa natura
mi ricorda ad esempio un noto partito personalistico italiano - ma sopra
tutto per il noto meccanismo pseudo spirituale, invece realmente
materialistico, di legare, non so comunque se pervadente ogni caso, i
supposti avanzamenti nella saggezza a corrispettivi successi nella vita di
tutti i giorni.
In ogni caso ha successo, e questo successo appare chiaramente non essere
solamente legato al meccanismo di fatica/ricompensa, poco importa se irreale
e più adatto a criceti che a uomini, accennato di sopra, ma innanzitutto ad
un sentirsi parte di una comunità vera, sentimento che, ahimè, credo sia più
difficile da provare in ambiti buddhisti canonici - ricordo che gli
appartenenti alla soka non so quanto a ragione si possano dire buddhisti,
anzi - ma qui procedo per impressioni e sentito dire.. voi che ne dite?

Ciauz.
Salvatore Uras
2009-12-28 19:15:38 UTC
Permalink
Post by Zardoz
Ho impressione che la soka gakkai sia proprio quanto di peggio si possa
avere la sfortuna di trovare fra le varie risposte ai comuni bisogni
spirituali degli uomini,
Anche io, pur non esprimendomi sul primato assoluto, ho la sensazione
che la strada in oggetto si piazzi proprio bene.
Post by Zardoz
e non principalmente per via della sua
struttura verticistica che pare assolvere a tutti altri motivi tranne a
quello religioso - e non entro nel merito, ma il probabile perché di
questa natura mi ricorda ad esempio un noto partito personalistico
italiano
;-) Non vorrai per caso insinuare che sono in ballo interessi diversi
dalla spiritualità? Mi pare che parli per invidia personale ed odio
religioso!
Post by Zardoz
ma sopra tutto per il noto meccanismo pseudo spirituale,
invece realmente materialistico, di legare, non so comunque se
pervadente ogni caso, i supposti avanzamenti nella saggezza a
corrispettivi successi nella vita di tutti i giorni.
Già... Cosa poi questo abbia a che vedere con il buddhismo - chiedo
scusa per lo snobismo della 'h' in più - ancora non sono riuscito a
capirlo. D'altronde, per proseguire con un paragone azzeccato, c'è chi
usa parole come 'amore', 'libertà', 'antimafia' etc. del tutto fuori
luogo, ma con un notevole effetto persuasivo: deve essere una patologia
culturale e psicologica dei nostri tempi.
Post by Zardoz
In ogni caso ha successo, e questo successo appare chiaramente non
essere solamente legato al meccanismo di fatica/ricompensa, poco importa
se irreale e più adatto a criceti che a uomini, accennato di sopra, ma
innanzitutto ad un sentirsi parte di una comunità vera,
mah... Una comunità purchessia? leggendo lo scritto che ha dato inizio
al thread, mi viene da pensare che la consapevolezza, nei rapporti
interni della comunità descritta, abbia uno spazio non prioritario.
Ancora, dubito che questo sia riconducibile alla tradizione buddhista.
Post by Zardoz
sentimento che,
ahimè, credo sia più difficile da provare in ambiti buddhisti canonici -
Il problema è, per quanto dispiaccia, che un cammino spirituale serio
non è per tutti, e non è neanche per molti. Mi rendo conto che questo
suona sprezzante, ma è un fatto. Purtroppo nel mondo occidentale quando
qualcuno fa "outing" dicendo di essere buddhista, affermazione che i
media, nel caso di personaggi pubblici, riportano in maniera acritica,
molto spesso vuole dire che fa parte della SG.

Ciao,
S.
Archaeopteryx
2009-12-28 19:38:10 UTC
Permalink
Post by Salvatore Uras
Il problema è, per quanto dispiaccia, che un
cammino spirituale serio non è per tutti, e non
è neanche per molti. Mi rendo conto che questo
suona sprezzante, ma è un fatto. Purtroppo nel
mondo occidentale quando qualcuno fa "outing"
dicendo di essere buddhista, affermazione che i
media, nel caso di personaggi pubblici,
riportano in maniera acritica, molto spesso vuole
dire che fa parte della SG.
vabbè... ma che ci si può aspettare? Vedi quella
sciocchezza megagalattica tipo "era il tuo karma
essere in questa zona", due volte sbagliata. Se le
premesse son queste, immaginiamo il resto :( La cosa
migliore è scappare da quei contesti e trovarne uno
sano, se ci si riesce. A Roma si può, ci sono 3
centri gelug.pa di cui uno è raccomandabile, c'è il
monastero Theravada vicino Roma e c'è pure quello
Zen di Taino che è un personaggio favoloso. E forse
c'è anche qualche altra cosa ma non la conosco e non
mi pronuncio.
Zardoz
2009-12-28 20:15:37 UTC
Permalink
Post by Archaeopteryx
sano, se ci si riesce. A Roma si può
Dici che si può sentirsi davvero parte di una comunità?
Sarebbe bello: l'uomo è gregario per natura, il Buddhismo può essere vissuto
anche come una strada solitaria, ma le comunità, specie per le nature più
deboli, rappresentano una certezza di comunione di intenti, la possibilità
di sentirsi apprezzati e spesso anche una guida.
Senza un sodalizio umano il Buddhismo non metterà vere radici da queste
parti.

Ciauz.
Alessandro Selli
2009-12-28 21:42:51 UTC
Permalink
Post by Zardoz
Post by Archaeopteryx
sano, se ci si riesce. A Roma si può
Dici che si può sentirsi davvero parte di una comunità?
Purtroppo no. Ci sono centri degni, si, ma comunità laiche nel pieno
senso del termine purtroppo no, non direi che ce ne siano.


Ciao,
--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
AVVERTENZA: i messaggi inviati a "trappola" non mi arriveranno.
WARNING: messages sent to "trappola" will never reach me.
Archaeopteryx
2009-12-29 17:55:33 UTC
Permalink
Post by Zardoz
Dici che si può sentirsi davvero parte di una
comunità? Sarebbe bello: l'uomo è gregario per
natura, il Buddhismo può essere vissuto anche
come una strada solitaria, ma le comunità, specie
per le nature più deboli, rappresentano una
certezza di comunione di intenti, la possibilità
di sentirsi apprezzati e spesso anche una guida.
Senza un sodalizio umano il Buddhismo non metterà
vere radici da queste parti.
Ni... non propenderei per il no come per il sì.

Anzitutto ho scoperto con mia sorpresa che qui in
occidente per certi aspetti siamo molto più
avvantaggiati. Fino a poco tempo fa pensavo il
contrario, vedevo i buddhisti :) italiani come i
primi cristiani tenere viva la fiammella "nella
speranza che", eccetera eccetera. Ma nei luoghi
d'origine è più facile che data la maggior quantità
di adepti si inneschino gli stessi meccanismi delle
chiese, in particolare di quella cattolica o
dell'Islam sciita con tanto di dirigenti, lotte di
potere e così via. Qui, al contrario, i gruppi sono
piccoli ed esistono in quanto formati da gente in
qualche modo e misura convinta, arrivata al
Buddhismo a una certa età e per scelta. Delle due si
innescano altri meccanismi, sto pensando a forme di
integralismo, devozione incontrollata al guru e così
via.

In soldoni, pur essendo io contrario di indole a
gruppi, chiese e altro, riconosco che grazie al
centro qui di Roma ho conosciuto 3-4 persone che
rappresentano un riferimento (e altrettanti direi
grazie a questo NG). La presenza di un gruppo di
aficionados consente di far stare qui i maestri,
eccetera. Direi che alla fine, ma molto alla fine,
il bilancio è positivo e sotto sotto spererei che
gruppi e sanghetti vari non crescano troppo al punto
da avere problemi di politica interna e lotte di
potere più di quanto già non abbiano ora :D

ciao!

Apx.
Alessandro Selli
2009-12-29 19:22:14 UTC
Permalink
Archaeopteryx ha scritto:

[...]
Post by Archaeopteryx
Ma nei luoghi
d'origine è più facile che data la maggior quantità
di adepti si inneschino gli stessi meccanismi delle
chiese,
In particolare il rischio di "ecclesizzazione" a mio avviso è dovuto
all'eccessiva predominanza di una sola religione, o scuola o dottrina.
Ritengo sia il dominio del panorama culturale, la detenzione
dell'esclusiva che porta alla fossilizzazione del potere ecclesiastico
sulla società.
Post by Archaeopteryx
Qui, al contrario, i gruppi sono
piccoli ed esistono in quanto formati da gente in
qualche modo e misura convinta, arrivata al
Buddhismo a una certa età e per scelta.
Si, ma storicamente mi appare evidente che ovunque il buddhismo è
diventato una forza sociale di primo piano ciò sia sucesso grazie
all'aperto appoggio del sovrano o governatore locale. Ma ovunque è
successo direi sia stato proprio l'intervento statale ad aver causato il
predominio schiacciante del buddhismo sulle altre religioni, o quello di
una scuola o dottrina sulle altre. E quindi a portare alla nascita
delle 'chiese' buddhiste con relativo clero.

[...]
Post by Archaeopteryx
In soldoni, pur essendo io contrario di indole a
gruppi, chiese e altro, riconosco che grazie al
centro qui di Roma ho conosciuto 3-4 persone che
rappresentano un riferimento (e altrettanti direi
grazie a questo NG). La presenza di un gruppo di
aficionados consente di far stare qui i maestri,
Vedi Archeo, a me riesce difficile chiamare comunità «3-4 persone» che
si vedono si o no una volta a settimana o «un gruppo di aficionados» che
si incontra e manda avanti il centro nonostante tutto. Questo è il
minimo sindacale per la sopravvivenza, non è una comunità, non è un
gruppo di persone sufficiente ad organizzare e a portare avanti attività
sociali e culturali di rilevanza. E infatti, limitatamente alla cultura
scritta, quale produzione letteraria deriva dalle comunità buddhiste
italiane? Molto, molto poco. E altrettanto poco in tutti gli altri
campi che compongono il vivere umano, in mio parere. È cioè il
buddhismo italiano una questione di pochi individui che riescono a
trovarsi insieme qualche volta a fare poco più che assistere a o
officiare qualche rito stando poi a trascorrere un paio d'ore insieme.
Manca la /societas/, stiamo ancora al livello di un dopolavoro
bocciofilo dilettantesco.
Post by Archaeopteryx
eccetera. Direi che alla fine, ma molto alla fine,
il bilancio è positivo e sotto sotto spererei che
gruppi e sanghetti vari non crescano troppo al punto
da avere problemi di politica interna e lotte di
potere più di quanto già non abbiano ora :D
Dici purtroppo bene: per quanto siano piccoli, frazionati e settari, i
gruppi buddhisti nostrani riescono lo stesso a creare dei casini
politici ed egoici spropositati confronto alla consistenza ridicola del
contendere. Forse, per quanti danni poi nel lungo termine comporti, il
decisionismo statalista di un monarca assoluto è stato l'elemento
decisivo che ha permesso al buddhismo di diventare una forza sociale e
culturale significativa nelle varie società e periodi storici in cui
questo è successo.


Ciao,
--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
AVVERTENZA: i messaggi inviati a "trappola" non mi arriveranno.
WARNING: messages sent to "trappola" will never reach me.
Zardoz
2009-12-28 20:21:36 UTC
Permalink
Il problema è, per quanto dispiaccia, che un cammino spirituale serio non
è per tutti, e non è neanche per molti. Mi rendo conto che questo suona
sprezzante, ma è un fatto.
Dipende anche quale cammino.. in oriente credo che la maggior parte dei
credenti si limiti a seguire quei pochi precetti e a fare quelle offerte che
nel loro intento permetteranno una rinascita migliore.
Quelli che praticano seriamente sono come dici una minoranza.. pero' mi
piacerebbe già poter contare qui su un substrato di gente come quella
descritta sopra.

Ciauz.
Zardoz
2009-12-28 20:31:40 UTC
Permalink
"Salvatore Uras"

Poi visto che hai il mio stesso cognome mi diresti da che parte della
Sardegna sei originario? :)

Ciauz.
Salvatore Uras
2009-12-29 07:53:33 UTC
Permalink
Post by Zardoz
"Salvatore Uras"
Poi visto che hai il mio stesso cognome mi diresti da che parte della
Sardegna sei originario? :)
Ha! Davvero! Non lo immaginavo... Io sono nato e vivo a Sassari (ahimè).
Qui non c'è alcuna comunità buddhista, sebbene io conosca diversi
simpatizzanti, ma c'è abbondante SG. Cosa mi dici di te?

Ciao,
S.
Zardoz
2009-12-29 17:05:44 UTC
Permalink
Post by Salvatore Uras
Cosa mi dici di te?
Mio nonno era originario di Bonnanaro, quindi proprio dalle tue parti.
Poi dopo aver girato un bel po' l'Italia come finanziere si è fermato qui,
nella bassa friulana dove abito.
Anche qua è tutto un programma, non solo per gli scarsi e dispersi centri
buddhisti, per lo più Vajrayana, ma per le novità in genere.
Pero' si vive più tranquilli che in altre parti d'Italia e poi c'è ancora un
certo benessere economico, chissà ancora per quanto, visto come sta
sprofondando il nostro paese!

Ciao.
stalker
2009-12-29 14:49:56 UTC
Permalink
Post by Salvatore Uras
Già... Cosa poi questo abbia a che vedere con il buddhismo - chiedo
scusa per lo snobismo della 'h' in più - ancora non sono riuscito a
capirlo.
Bah... se è per questo puoi anche scrivere 'Imalaya'... c'è chi lo fa...

stalker (lo snob dell'h :-D)
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Archaeopteryx
2009-12-29 15:29:55 UTC
Permalink
Post by stalker
Bah... se è per questo puoi anche scrivere
'Imalaya'... c'è chi lo fa...
fa molto "Carlo Formichi" e quella generazione di
studiosi. Mi pare Tucci in qualche occasione
scriveva pure "carma", ma Lui era Lui :)
amalric
2009-12-29 17:17:01 UTC
Permalink
Post by Archaeopteryx
Post by stalker
Bah... se è per questo puoi anche scrivere
'Imalaya'... c'è chi lo fa...
fa molto "Carlo Formichi" e quella generazione di
studiosi. Mi pare Tucci in qualche occasione
scriveva pure "carma", ma Lui era Lui :)
Mi sa che era il Minculpop. Forse dovresti ripristinare il fiero uso
italico e autarchico :)

Am.
Archaeopteryx
2009-12-29 17:42:50 UTC
Permalink
Post by amalric
Mi sa che era il Minculpop. Forse dovresti
ripristinare il fiero uso italico e autarchico
:)
in effetti sì, non era proprio Lui inteso Tucci :)
Mi hanno regalato per Natale l'ultima edizione di
Segreto Tibet. Avevo la primissima edizione
originale e questa, ultima, è quasi raddoppiata di
testo e foto. Tra le varie cose, ci sono diversi
aneddoti su Tucci da far rabbrividire, compresa la
sua devozione al padrone di turno; si faceva
chiamare Eccellenza da Maraini, ma LOL...
incredibile. Sapevo che aveva una caratteraccio ma
Maraini ne dipinge un ritratto raccapricciante.

ciao

Apx.
Alessandro Selli
2009-12-25 20:11:40 UTC
Permalink
Alan ha scritto:

[...]
Post by Alan
http://www.crognali.it/blog/denuncia-soka-gakkai/
Sul sito scrivi che: «Ho preso emotivamente le distanze da questo
post; lo dico a titolo informativo, perché sebbene tutto ciò che
racconto corrisponde al vero, mi dispiace di aver ferito degli amici,
raccontando la mia personale esperienza.»

Il tuo articolo sul sito è datato 12 settembre 2009. Perché, se hai
veramente "preso emotivamente le distanze da questo post ... perché ...
mi dispiace di aver ferito degli amici" adesso lo spiattelli su USENET
con tanto di nomi e cognomi e rimando al sito dove c'è pure la foto dei
tuoi "amici"? Metti il dito nella piaga e dici che ti dispiace. Perché?
--
Alessandro Selli http://alessandro.route-add.net
AVVERTENZA: i messaggi inviati a "trappola" non mi arriveranno.
WARNING: messages sent to "trappola" will never reach me.
Archaeopteryx
2009-12-29 17:59:35 UTC
Permalink
[...] per denunciare gli scandali, anche se
albergano nella tua casa. Sono e rimango un
buddista, pratico daimoku e seguo questa
filosofia di vita; sono pronto a raccontare gli
sviluppi di questa situazione in cui si trova ora
la mia religione, a parlare, discutere con i suoi
Ministri di Culto e con Sensei, e nel caso a
smentire quanto ho scritto se si dimostrasse un
racconto non veritiero.
ma mollali e lasciali stare :D :)))) Se come pare
vero, sei arrivato a questo grado di consapevolezza
sei pure in grado di cercare tra le scuole serie e
autenticamente buddhiste una in cui trovarti bene.

Prima ci si mette alle spalle certe cose meglio è, e
l'indignazione che stai esternando secondo me appare
all'esterno come una specie di considerazione che
ancora hai per loro.

Meglio non dargliela, sempre con rispetto. La SG può
essere un'ottima organizzazione, veramente, ma non è
Buddhismo. Se piace per quello che è va benissimo,
ma non è Buddhismo.

ciao

Apx.
FrancoLevi @ Tiscali.it ; http://LeviMOLCA.masterTOPforum.net ; LEVIMOLCAatYAHOOGROUPSdotCOM ; FrancoLeviATtiscaliDOTit ; http://it.groups.yahoo.com/Group/Radicali_Sionisti_Trivoluzione_Artsenu_Era_Ora
2016-03-26 07:08:36 UTC
Permalink
votiamo NO ! Petrolio cala prezzo e prepotenza se ne trovi appo Potenza ! Votiamo NO ! Più ce n' è , meglio : petrolio cala prezzo e prepotenza . Emiri sceicchi fachiri e crumiri invitano a votar SI' , coi loro utili idionoti tirapiedi capaci soltanto di fare bolsi giuochi di parole sui cognomi di avversarj più INTER ligenti . A proposito : puzzano mani e piedi di EMIRI Califfi & Co . Amano poco acqua e sapone . Dessi fossili potranno usare le loro fonti fossili per FARSI pediluvio e af FINA . Prezzo petrolio cala sopra tutto perchè Refluopetrolio & ECAT Gatto Einstein Fusione Fredda F5 realizzati da HAR Husserl Andrea Rossi filano e bene . Nel Mondo todo tondo e non soltanto in USA veicoli natanti velivoli etc filano a tutta birra sanza bisogno di fossili grazie a Fusione Fredda . Prendiamocelo noi qui vicino il greggio che ci basta . Ormai è soltanto un triste ricordo la penuria . Evviva OIL GLUT ! evviva TRI volu ZION . Ormai petrolio è prezioso soltanto per curare emorroidi sotto code e sui cranj . Vedi anche : http://LeviMOLCA.WordPress.Com
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